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Parla il centrocampista

Folorunsho è già leader: «Vi racconto la mia Verona. I social? Esagerano...»

«Darò tutto per far felici i tifosi. Col Napoli faremo il possibile per raccogliere. Ruolo? Gioco dove serve alla squadra»
Michael Folorunsho
Michael Folorunsho
Michael Folorunsho
Michael Folorunsho

«Chi parla solo di calcio, non sa nulla di calcio». La frase è di Josè Mourinho e calza a pennello per Michael Ijemuan Folorunsho, colonna del Verona di Baroni. «Cosa non mi piace dell’attuale società? D’accordo che il mondo è cambiato e ci sono le nuove generazioni, però i social esagerano. Amplificano tutto e spesso alienano le persone. Non mi piace il terrore che spesso c’è in rete o le cose fasulle».

Hai capito il venticinquenne romano che ha già preso per mano il Verona? La chiacchierata è nella quiete di Peschiera, dove l’Hellas si sta leccando le ferite prima di ripartire alla grande dopo la sosta. C’è voglia di scaricare un po’ di tensione accumulata prima di rituffarsi nel clima campionato.

Michael, sei fidanzato? «Si, convivo con Giorgia, la mia ragazza. Abitiamo in centro a Verona. Abituato al Centro-Sud qui è tutto diverso. La gente è affabile ma non invadente. Appena possiamo facciamo delle grandi passeggiate. Sono un tipo tranquillo, va bene così».

Solo questo? «No, dai quando la mia ragazza me lo concede (risata ndr) gioco alla Playstation con i miei amici». Folorunsho è molto a modo. L’accento romano e il sorriso sono contagiosi.

Studia da leader. Michael Folorunsho massaggia la palla
Studia da leader. Michael Folorunsho massaggia la palla

Testa

«Musica? Qualche artista di oggi ma anche Venditti e gli 883». Due incursioni, due quasi gol? «Sì, se fossero andati dentro» racconta Folo, «quei palloni con Milan e Frosinone qualche punto in più l’avremmo. Ci penso spesso, le vedo come un peso. Cosa non è andato a Frosinone? Semplicemente penso che potevamo fare di più. Sono partite nelle quali bisogna dare tanto perchè era uno scontro diretto».

Folo è determinato e convinto che il Verona già con Napoli e Juve potrà prendere qualcosa. «Dobbiamo. Lavoriamo per questo». L’ex Bari è di gran lunga l’acquisto per il momento più azzeccato dell’Hellas. Tanto che prima o poi Baroni dirà quello che Juric disse per Amrabat: «Solo se muore in campo, lo cambio». Ride Folo. «Lui era un leader. E poi è la squadra che riconosce eventualmente una guida. Io darò il massimo da qui alla fine del campionato per portare a casa un risultato importante per i tifosi».

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Posizione

Michael era partito nei tre davanti ma poi Baroni lo ha arretrato. A Torino il punto più elevato del suo ruolo davanti alla difesa. Partendo da dietro, tra l’altro, ha più opportunità per inserirsi. «È fondamentale la prestazione del gruppo. La posizione conta poco. Se serve gioco pure in porta. Mi trovo abbastanza bene in ogni parte del campo».

A Napoli più di qualcuno rimpiange il fatto che Folorunsho sia arrivato in riva all’Adige in prestito. «La società ha pensato che era opportuno che andassi a giocare, figurarsi il sottoscritto. Il Verona mi ha voluto ed io sono stato lusingato di quest’occasione. Prima volta in serie A con un bel progetto. Poi raggiungevo mister Baroni, meglio di così. Che effetto mi farà affrontare il Napoli? Non lo so. Sono tutti grandi calciatori ed ottimi ragazzi. Sarà una bella partita. Noi vogliamo dare il massimo per far risultato».

Mister

«Baroni è una persona semplice. L’ho conosciuto in termini lavorativi. Vuole che la squadra sia generosa come del resto lo è lui con noi. Cerca di migliorare tutti i vari aspetti sempre.

Fasce

«Noi lavoriamo tanto per andare sulle corsie laterali. Abbiamo calciatori molto bravi in quei ruoli. Serve solo un po’ più di conoscenza tra noi perchè tanti arrivano da altre esperienze, ma sono convinto che faremo bene».

Gianluca Tavellin

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