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al termine di Lecce-Verona

Lecce-Verona, testata di D'Aversa a Henry. Allenatore esonerato

Una giornata di squalifica è stata decisa anche per l'attaccante del Verona, Thomas Henry, espulso al termine della gara
Testata di D'Aversa a Henry

Quattro giornate di squalifica. E' questa la sanzione del giudice sportivo della serie A per Roberto D'Aversa, il tecnico del Lecce che domenica 10 marzo aveva colpito con una testata il giocatore del Verona, Thomas Henry, ed è stato esonerato ieri dal club salentino.

Quattro giornate di squalifica e 10mila euro di multa: la Lega Serie A ha confermato le quattro giornate di squalifica al tecnico Roberto D'Aversa, ufficializzando le decisioni del giudice sportivo del massimo campionato.

Nelle motivazioni del giudice Gerardo Mastrandrea si sottolinea che D'Aversa à stato sanzionato "per avere, al termine della gara, sul terreno di giuoco, colpito con una testata al volto un calciatore della squadra avversaria; infrazione rilevata da un assistente" dell'arbitro Chiffi.

Una giornata di squalifica è stata decisa anche per l'attaccante del Verona, Thomas Henry, espulso per comportamento non regolamentare e "per avere inoltre, al termine della gara, assunto un atteggiamento provocatorio nei confronti di un calciatore della squadra avversaria creando una situazione di tensione".

 

10 marzo 2024

Clamoroso nel finale di Lecce-Verona: l'allenatore dei rossoblù Roberto D'Aversa si avvicina all'attaccante francese del Verona Thomas Henry, che nel finale di gara aveva avuti dei diverbi con il leccese Marin Pogracic, e lo colpisce con una testata.

L'arbitro Chiffi ha poi espulso entrambi.

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La replica di D'Aversa

«La testata ad Henry non è stato un gesto premeditato, siamo andati a contatto ma volevo solo allontanare i miei giocatori». Queste le parole di Roberto D'Aversa, allenatore del Lecce intervenuto ai microfoni di Sky Sport in seguito alla sconfitta interna per 1-0 contro il Verona. «Nel finale c'è stata tensione e provocazione. Il mio intento era quello di allontanare i miei ragazzi, evitando espulsioni. Alla fine siamo andati a contatto io ed Henry, che ha continuato nelle provocazioni. Io volevo solo dividere i calciatori, poi ho parlato con i dirigenti ed è finita lì. Non sono entrato in campo per dare una testata al giocatore, lui si è avvicinato e la mia volontà non era quella di andare su Henry. Un gesto a prescindere brutto da vedere. Se fosse stato un gesto premeditato l'avrei detto, non era assolutamente mia intenzione fare una cosa del genere a partita finita. Con i dirigenti del Verona ci siamo già chiariti, essendo un allenatore e anche un padre di tre figli certamente c'è da scusarsi».

E più tardi arrivano le scuse e le precisazioni su Instagram: «Ho sbagliato e chiedo scusa - prosegue D'Aversa nel post su Instagram -. Mi sono lasciato trascinare dalla foga e ho perso lucidità, ma non al punto di colpire un'altra persona. Questo non mi appartiene, lo respingo e non lo accetto. Ancora una volta mi scuso con Henry - conclude il tecnico del Lecce - con il pubblico leccese, veronese e italiano, con gli arbitri, con i due club, con la mia dirigenza, il mio staff e la mia squadra».

 

Il Lecce prende le distanze

Il gesto di D'Aversa nei confronti del calciatore Henry non è piaciuto affatto alla dirigenza del Lecce. Il club giallorosso, in una nota, stigmatizza il comportamento del proprio allenatore.

"L'Us Lecce, con riferimento all'episodio che ha visto coinvolto l'allenatore D'Aversa ed il giocatore del Verona Henry - si legge -, pur valutando la situazione di nervosismo generale nel finale di gara, condanna fermamente il gesto del proprio allenatore in quanto contrario ai principi ed ai valori dello sport".

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