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Il programma degli eventi

I 120 anni dell'Hellas Verona. Setti lancia la sfida: «Festeggiare restando in A»

di Gianluca Tavellin
Nel 1903 la nascita della squadra al liceo Maffei
Al Maffei l'incontro celebrativo, con il preside Fattore, il sindaco Tommasi e il presidente Setti
Al Maffei l'incontro celebrativo, con il preside Fattore, il sindaco Tommasi e il presidente Setti
Al Maffei l'incontro celebrativo, con il preside Fattore, il sindaco Tommasi e il presidente Setti
Al Maffei l'incontro celebrativo, con il preside Fattore, il sindaco Tommasi e il presidente Setti

«Ho festeggiato i centodieci anni con una promozione, mi auguro di celebrare i centovent’anni con una salvezza». Poche parole quelle pronunciate da Maurizio Setti sul palco dell’Aula Magna del Maffei per la presentazione delle iniziative legate all’importante ricorrenza dello storico e glorioso club gialloblù. Si è scusato il numero uno del Verona, costretto a lasciare la scuola dov’è nato il Verona per impegni familiari seri. Una presentazione contenuta nei numeri, visto forse anche il periodo, ben condotta da Marco Cattaneo, volto noto di Dazn che era già con la maglia di un’altra pay tv a Verona per il venticinquesimo dello scudetto. A proposito Piero Fanna guidava gli ex mentre Veloso era alla testa di alcuni gialloblù tra cui Faraoni e Dawidowicz.

Bella l’introduzione del professor Roberto Fattore preside del Scipione Maffei. Ha ricordato il valore dello sport ellenico e quel documento scoperto dall’associazione culturale Hellas Verona e apparso per la prima volta dieci anni fa, impresso nelle pagine dell’ultima «Bibbia gialloblù», Centodieci.

Il 16 aprile del 1903 sarebbero arrivati dei palloni per il nuovo sport del calcio. Questa la richiesta di un bidello della scuola. Tutto documentato, tutto registrato. Matteo Viscione, dell’ufficio marketing, ha illustrato un francobollo celebrativo con il logo dei centovent’anni. Un expertise ne tutela l’autenticità con tanto di numerazione e descrizione. Insomma parecchie le iniziative messe in campo dalla sede con l’aiuto di tanti tifosi appassionati dei colori gialloblù. E poi sotto gli occhi dei ragazzi della Primavera, brava a regolare con un 5 a 2 la Roma nell’ultimo turno di campionato, c’è stata la presentazione della maglia per la ricorrenza.

Sabato contro il Sassuolo, l’Hellas indosserà una maglia speciale realizzata da Macron. Una casacca che il Verona indossò nei primi Anni Cinquanta e poi successivamente alla fine degli Anni Ottanta. Quel giallo e blu che taglia a metà la divisa. Il colletto a giro e la bordatura sono neri come i pantaloncini e le calze. Ricorda quella della Hummel, dell’ultimo Verona europeo. Bella, non c’è che dire ma soprattutto è il significato che porta con sè. Ne sono state prodotte in 500 esemplari. Tantissimi i dettagli e le citazioni. Su tutte la trama, composta da 120 mastini che compongono il logo della società, tanti quanti gli anni, interrotta questa fila, unicamente in corrispondenza della stagione 1984/’85 dove campeggia il logo dello scudetto con la scritta: Campioni d’Italia.

 

La maglia celebrativa dell'Hellas
La maglia celebrativa dell'Hellas

 

«La storia dell’Hellas è la storia della città. È doveroso per me essere qui e riconoscere ciò che il Verona significa per tutti noi: un punto di riferimento» ha detto il sindaco ed ex gialloblù Tommasi, «Personalmente ho avuto la fortuna di fare un percorso con questa maglia, e di costruire la mia infanzia vivendo sulla mia pelle lo scudetto dell’85. Ho festeggiato il 90esimo da calciatore della Prima squadra e oggi festeggio il 120esimo da Sindaco. Per la nostra città il Verona è un valore aggiunto, è radicato nelle nostre vite».

Tra le varie iniziative c’è pure quella del museo con tutti i cimeli e le varie divise di tutte le epoche. L’appuntamento è dove solitamente ci sono i bus della squadra, nei pressi del tunnel che dall’Antistadio giunge sino in campo. Un percorso bellissimo con la possibilità di visitare gli spogliatoi. L’orario da oggi sino a venerdì è dalle 18 alle 22. Solo il Tour guidato è esaurito ma la mostra attende i veronesi...

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