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Il popolo gialloblù e la crisi della squadra

Hellas, la parola ai tifosi: «Oggi neanche Ancelotti salverebbe questo Verona»

Il parere dei supporter: «Bocchetti? Servirebbe un tecnico più esperto, con necessari rinforzi. Marroccu ha deluso. Setti? I cambi deve farli immediatamente»
Da sinistra, in alto: Fabio Gaspari, Pietro de Donno, Luciano Zenti e Nicola Cossater. Sotto, da sinistra: Mattia Padovani, Mario Magalini, Leonardo Gemmo e Luca Erbisti
Da sinistra, in alto: Fabio Gaspari, Pietro de Donno, Luciano Zenti e Nicola Cossater. Sotto, da sinistra: Mattia Padovani, Mario Magalini, Leonardo Gemmo e Luca Erbisti
Da sinistra, in alto: Fabio Gaspari, Pietro de Donno, Luciano Zenti e Nicola Cossater. Sotto, da sinistra: Mattia Padovani, Mario Magalini, Leonardo Gemmo e Luca Erbisti
Da sinistra, in alto: Fabio Gaspari, Pietro de Donno, Luciano Zenti e Nicola Cossater. Sotto, da sinistra: Mattia Padovani, Mario Magalini, Leonardo Gemmo e Luca Erbisti

Maurizio Setti prosegue con le proprie riflessioni. Il popolo del Verona attende sviluppi. Tra le scelte da prendere ci sarà anche quella della guida tecnica. Alla ripresa di gennaio chi siederà sulla panchina dell’Hellas? Tecnicamente Bocchetti non potrebbe farlo. La deroga sul patentino infatti sarà scaduta e servirà un tutor che lo accompagni.

La figura di Dritan Dervishi era stata individuata a suo tempo per questo motivo ma ora tutto potrebbe saltare. Setti continuerà con il delfino Bocchetti o si orienterà su un nuovo profilo? Abbiamo chiesto numi ai tifosi. Le idee sono abbastanza chiare e portano ad una maggioranza. Salvatore Bocchetti è legato all’Hellas fino al 30 giugno 2027.

Cambio necessario

Salvatore Bocchetti non ha purtroppo dato quella scossa che sarebbe tanto servita. Sei sconfitte in altrettante gare e zero punti in classifica. «Serve uno scossone», il punto di vista di Pietro De Donno, presidente del calcio club Salento Gialloblu’. «Non so se sarà la formula giusta ma Bocchetti non mi sembra ancora pronto per reggere una pressione di questo tipo. Stiamo rischiando di bruciare un allenatore con delle idee. Un suo allontanamento paradossalmente lo tutelerebbe a livello professionale». Leonardo Gemmo rimane sulla stessa lunghezza d’onda.

«Il cambio in panchina è la via più semplice quando le cose vanno male. La società però non deve temporeggiare. Adesso servono scelte immediate. La pausa per il Mondiale va sfruttata». Mattia Padovani va dritto al sodo. «Ero scettico fin dall’inizio sulla figura di Bocchetti. Adesso credo sia naturale ricorrere ad un allenatore d’esperienza. Setti ha provato troppi azzardi che non sono riusciti. Ora mi auguro si riparta da un veterano», una delle strade per un’eventuale risalita. «Quanto a Bocchetti potrebbe essere una figura più adatta ad un percorso a lungo termine, con cui magari programmare la prossima Serie B. Secondo me da questa scelta capiremo la direzione della società nei prossimi mesi».

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Nicola Cossater, imprenditore nel ramo dell’estetica, è ancora rammaricato. «La delusione in queste ore è tanta. A me Bocchetti inizialmente piaceva. Poi però la squadra è diventata altalenante nelle prestazioni. Non mi sembra abbia quel polso che serve in una situazione così complicata. Io sono favorevole al cambio».

L’analisi di Luca Erbisti tocca anche l’aspetto dell’immagine. «Non ditemi che ci presenteremo in mondovisione a gennaio con Bocchetti ed un tutor al suo fianco», l’affondo. «La storia dell’Hellas va rispettata anche su queste cose, nonostante le colpe principali ad oggi siano della società. È stata costruita una squadra non adatta per la categoria».

Nessuna colpa

Meno corposo il partito pro Bocchetti, individuato in questo caso come il minore dei responsabili. «L’allenatore non ha colpe», tuona Fabio Gaspari. «Nemmeno Carlo Ancelotti ad oggi salverebbe questo Verona. Siamo purtroppo molto più deboli di un anno fa e dal mercato sono arrivati anche giocatori poco adatti a questo sistema di gioco. Bocchetti deve essere messo nelle condizioni per proseguire».

Luciano Zenti, storico abbonato della Curva Sud, è categorico. «Salvatore Bocchetti non ha alcuna responsabilità. La squadra con lui non credo abbia lavorato male. In alcune gare ho visto una condizione atletica ed una rabbia agonistica che mi hanno lasciato ben sperare. Le colpe sono esclusivamente della società, che ha in primis creato una distanza incolmabile tra vita del club e tifosi».

Mario Magalini individua un’altra figura in bilico. «Io allontanerei il diesse Francesco Marroccu. Non ha azzeccato le scelte di mercato ed è stato scavalcatonella decisione del dopo Cioffi. Non capisco bene la sua posizione nel Verona. Bocchetti invece andrebbe aiutato con un paio di acquisti di qualità».

Alessio Faccincani

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