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l'analisi

Hellas, che rabbia! Scelte discutibili allontanano la A

Tante critiche dopo il pari eppure, seppur sfavorito, il Verona è ancora in partita. Sono arrivati 26 punti con un mercato invernale praticamente a zero. Con l’Empoli anche i tifosi hanno chiesto l’ingresso di Simone Verdi
Salvatore Bocchetti alla prima stagione da allenatore di Serie A FOTOEXPRESS
Salvatore Bocchetti alla prima stagione da allenatore di Serie A FOTOEXPRESS
Salvatore Bocchetti alla prima stagione da allenatore di Serie A FOTOEXPRESS
Salvatore Bocchetti alla prima stagione da allenatore di Serie A FOTOEXPRESS

Una follia senza precedenti. Il gol del bomber della disperazione, Gaich, valeva una salvezza sofferta e diciamo la verità, forse neppure meritata in pieno, per l’andamento mostrato in tutto l’arco del campionato. Fatto sta che un manipolo di semisconosciuti ingaggiati da Sean Sogliano, è arrivato a mettere insieme 26 punti nel 2023, non pochi, anzi. I gialloblù sono ancora in gara per la salvezza. Non è un dato secondario, pure se in tutti rimangono vivissimi i risultati con Toro ed Empoli. Fallito il pari con i granata che poi hanno fatto il loro dovere a La Spezia, i tre punti con i toscani erano ormai acquisiti.

Errori e correzioni

La squadra gialloblù ha il fiato corto. Non è semplice rimanere per quasi un intero campionato laggiù in fondo. Il pubblico veronese si è confermato appassionato ma anche poco lucido perchè le responsabilità non possono essere degli attori ma dell’impresario.

Difficile rinforzare la squadra quando l’unico obiettivo era vendere Ilic. Cosa si può chiedere a Gaich? Le reti di Simeone con la Lazio? Oppure ad Abildgaard di inserirsi e far gol come Barak? E a Bocchetti? Si può domandare di essere già stratega come Juric?

Tornando al match la panchina ha sbagliato all’inizio lasciando Veloso a fare il terzino su Fazzini. Quest’ultimo è andato più volte vicino al gol. Zanetti l’ha piazzato sul regista, come si era fatto molto bene a Lecce con Duda. Nella ripresa però, la coppia di tecnici, ha corretto il tiro mandando in campo Gaich a fianco di Juric.

Il primo a mettere in crisi una difesa così, fu Eugenio Fascetti contro il Milan di Arrigo Sacchi. I due centraloni dell’Empoli con Milan e Adolfo, sono rimasti bassi, aumentando così i metri a disposizione per Ngonge. Non è stato un caso che il gol, sia arrivato da una conclusione del belga. Insomma c’è stata anche qualche nota positiva in una panchina verde e non Verdi.

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Simone out

Perdonate il gioco di parole ma era dai tempi di Luca Toni, che uno stadio non invocava il nome di un calciatore. Verdi la settimana scorsa ha svolto solo tre sedute di allenamento con il resto del gruppo. L’idea era preservarlo. Non crediamo che Setti voglia rinunciare a 40 milioni della Serie A per non pagare il riscatto del giocatore, se non viene impiegato.

Sgombrato il campo dalla solita boutade da «Bar Sport», rimane, forse, l’errore tecnico. Abbiamo visto il trequartista gialloblù scattare come se non ci fosse un domani nel riscaldamento vicino alla panchina. Poteva giocare. Qualche suo numero per trattenere la palla o far scendere il ritmo sull’uno a zero, sarebbe servito.

Qui si è pagata l’inesperienza di Bocchetti, pensiamo o più semplicemente un’altra visione. Ma Sasà, accidenti, era la partita della salvezza. Meglio due punti sullo Spezia e Verdi nuovamente stirato o questa situazione con un finale thrilling?

Poca esperienza

C’è poco da aggiungere con un gruppo falcidiato da assenze e col fiato corto. Abildgaard non ha avuto la lucidità per affrontare prima Stojanovic in occasione del gol ma nemmeno è stato aiutato. Era così difficile con due punte tenere un pallone? Djuric qualche secondo prima del gol toscano è crollato sulla bandierina, avrebbe potuto e dovuto fare di meglio. E poi, come Miguel ha randellato il malcapitato Fazzini, qualcosa in più si doveva fare. Pensate che se la Roma di Mourinho e non il Beccacivetta, domani sia sull’uno a zero col Siviglia a Budapest, si giochi ancora a dieci minuti dalla fine? C’è da meditare.

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Gianluca Tavellin

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