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Hellas, che sofferenza L’Empoli ci prova Kallon lo riacciuffa

Yayah Kallon  ebbro di gioia corre ad abbracciare i compagni della panchina  FOTOEXPRESS
Yayah Kallon ebbro di gioia corre ad abbracciare i compagni della panchina FOTOEXPRESS
Yayah Kallon  ebbro di gioia corre ad abbracciare i compagni della panchina  FOTOEXPRESS
Yayah Kallon ebbro di gioia corre ad abbracciare i compagni della panchina FOTOEXPRESS

Kallon salva l’Hellas a Empoli. L’attaccante di scorta entra e dopo un minuto segna la rete dell’uno a uno. È la notizia più bella in una serata che si stava trasformando in un incubo. Ultima partita col mercato aperto e primo scontro diretto della stagione per l’Hellas. Ad Empoli a cercare a riscontri positivi dopo un inizio in salita. Cioffi deve fare a meno di Gunter per un problema muscolare. Dentro Dawidowicz al suo posto, anche se il polacco viene schierato a destra con Coppola centrale e Ceccherini a sinistra. In fascia il rientro di Faraoni dà più esperienza al Verona, mentre in mezzo Hongla parte dal primo minuto. Per il resto sono i volti conosciuti con Henry e Lasagna di punta. L’Empoli rinuncia in partenza a Destro. Che fatica La squadra di Paolo Zanetti ha un punto in più in classifica ed interpreta questa forza con grande personalità nei primi minuti di gioco. Gialloblù che rischiano a seguito di un paio di mischie davanti a Montipò. Faraoni soffre Parisi e non solo. Per il capitano c’è un cartellino giallo ma l’impressione è che il Verona tutto sia rimasto in pullman. In mezzo nessun uomo di Cioffi emerge. Empoli più coraggioso ed intraprendente con Montipò molto attento tra i pali. Lammers e Haas fanno correre qualche brivido sulla schiena di Cioffi. Non è una bella partita ma i padroni di casa fanno incetta di tiri dalla bandierina. Al ventiseiesimo la rete del vantaggio toscano. Baldanzi scambia con Lammers ed indisturbato calcia dal limite senza dar scampo a Montipò. E’ la giusta punizione per un Verona addormentato. Cioffi parla a lungo in panchina con Veloso e Terracciano. In campo sono in molti i giocatori che non danno segni di vita. Lenti e compassati arrivano sempre secondi sul pallone. Lazovic, sempre lui, prova ad invertire la rotta ma predica nel deserto. C’è un timido forcing di Henry e compagni ma la palla non arriva dalle parti di Vicario. Fuori in tre La ripresa inizia con nuovi volti. Dentro Terracciano, Hien e Veloso. Fuori Ceccherini, Faraoni e Hongla. Cioffi vuole accendere la squadra. Ed i primi minuti della ripresa sembrano dargli ragione. Lasagna ha due palle gol ma una la sciupa e nell’altra è bravo il portiere di casa Vicario. La gara diventa più interessante perchè finalmente gioca pure il Verona. Un atteggiamento propositivo anche se restano le sbavature in appoggio e, in qualche elemento, ancora poca reattività. Gabriele e l’amuleto Yaya Si arriva all’ora di gioco ed il Verona non perviene ancora al pari ed allora dentro Doig e Kallon. In due fanno poco più di quarant’anni. Lo scozzese diventa padrone della fascia sinistra. E proprio da un’azione che si sviluppa su quella corsia nasce la rete del pari. Doig serve Kallon che controlla di petto e in diagonale di sinistro batte Vicario. Una gioia infinita per il giovane attaccante che si prende l’abbraccio di tutta la panchina gialloblù. L’Hellas rinfrancato dal gol e dalla nuova disposizione tattica - Lazovic dietro ad Henry e Kallon - gestisce meglio il possesso palla e soprattutto è sempre pericoloso. Terracciano va di muscoli che è un piacere sull’out destro, Doig fa il solco davanti alla panchina di Zanetti mentre Kallon diventa imprendibile. L’inerzia della partita è tutta dalla parte gialloblù. Veloso viene ammonito e si scaglia contro Henderson. Tecnica ed esperienza per il portoghese al servizio di un gruppo che si deve ritrovare. La fragilità dell’Hellas resta sotto pelle ma la ripresa sveglia la coscienza di chi latita e dà, invece, elettricità ai giovani. Stasera termina il mercato da domani il tempo degli alibi è finito. Con la Samp la prima vittoria? •.

Gianluca Tavellin

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