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Mercato

Borini, questione di giorni. Così prende forma l’Hellas a costo zero

La prossima settimana l’ex attaccante di Milan e Liverpool potrebbe già essere a Peschiera del Garda
Fabio Borini contro la Lazio nella sua precedente esperienza col Verona di Juric
Fabio Borini contro la Lazio nella sua precedente esperienza col Verona di Juric
Fabio Borini contro la Lazio nella sua precedente esperienza col Verona di Juric
Fabio Borini contro la Lazio nella sua precedente esperienza col Verona di Juric

Fabio Borini ad un passo dal Verona, anzi entro il 28 dicembre potrebbe già essere a Peschiera agli ordini di Bocchetti. L’accordo tra l’agente Roberto De Fanti e il Verona è già stato raggiunto. Resta solo da definire una buona uscita al club turco del Fatih Karagumruk, che tra l’altro è allenato da Pirlo. Si parla di una cifra attorno ai 500mila euro ma che potrebbe essere ritrattata oppure inserita in vari bonus. Borini ha il contratto in scadenza con i turchi a giugno del 2023 e quindi si tratterebbe di accorciare la sua esperienza.

 

In campo già con il Toro

Col Toro, Borini potrebbe essere in campo. Un elemento affidabile, di spessore sia come seconda punta, esterno o mezz’ala. Non sarebbe una sorpresa se già ad inizio settimana, fosse a sudare a Peschiera.

 

Occhi spenti

Sono quelli di alcuni gialloblù, che fino a ieri rappresentavano le colonne dell’Hellas. Su tutti Darko Lazovic ma pure Ivan Ilic o, per altre ragioni, Davide Faraoni.

Partiamo da quest’ultimo. L’esterno ha un grosso problema ad un polpaccio, senza contare che la caviglia destra rimane un campo minato. «Fare la fascia» come si usa dire, usura e non poco. Lui darebbe l’anima per il Verona ma fino a questo momento è stato gestito molto male. Ad Empoli, ad esempio, non sarebbe dovuto scendere in campo.

Diverso il discorso per i due serbi. Lazovic avrebbe voluto raggiungere a Marsiglia Tudor ma si sa poi come è andata a finire. Ilic sperava qualcosa in più dal proprio Mondiale ed ora, la sua testa è proiettata alla prossima stagione. Ilic è giovane ma si può tranquillamente considerare della vecchia guardia. È forse proprio gli ex di Juric e Tudor, sono quelli che hanno tradito maggiormente nelle quindici giornate fin qui disputate.

 

Budget a disposizione 

Sean Sogliano dovrà essere ancora più bravo di quando divenne nel 2012 diesse del Verona. La squadra è depressa, solo con i giovani non si è mai salvato nessuno ma soprattutto si deve fare la rivoluzione con i prestiti, gli scambi o al massimo spendere molto poco. Non è facile operare in queste condizioni. L’errore della scelta di Cioffi, in questo casi Marroccu è immune da colpe, si è rivelata deleteria fin da subito.

Sono arrivati giocatori per il 3-5-2 e si sono fatte promesse al tecnico difficili da mantenere. Dal canto suo, l’allenatore toscano, non ha allenato il gruppo com’era abituato a fare e, il ritorno al vecchio modulo ha generato solo confusione e perdita di tempo.

La verità è una sola. Nè Doig, nè Ilic o Henry, alla vigilia di Natale, hanno avuto offerte. Al club è arrivata solo la proposta dell’Espanyol ma per lo svedese Isaac Hien. Gli spagnoli sarebbero pronti a sborsare cinque milioni di euro per il difensore. Non una grande cifra, visto che al Verona Hien è costato 3 milioni e mezzo. Tra l’altro, lui dovrebbe essere il nuovo perno centrale della difesa. Un eventuale sacrificio, potrebbe essere giustificato come ultima soluzione per arrivare ad una punta in grado di cambiare il volto della squadra. Questo è lo stato dell’arte con Lasagna e Henry ancora alla ricerca di una condizione mentale che consenta loro di risorgere dalle proprie ceneri.

Gianluca Tavellin

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