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Mercato

Gianluca Frabotta è l’erede di Federico Dimarco. Offerte basse per Antonin Barak

Va componendosi la squadra gialloblù del prossimo anno, con un arrivo giovane e di talento, da far crescere
Gianluca Frabotta, al centro  festeggiato dai compagni dopo una rete
Gianluca Frabotta, al centro festeggiato dai compagni dopo una rete
Gianluca Frabotta, al centro  festeggiato dai compagni dopo una rete
Gianluca Frabotta, al centro festeggiato dai compagni dopo una rete

Gianluca Frabotta è un giocatore del Verona. Manca solo l’ufficialità, che dovrebbe arrivare in giornata. Già domani l’ex terzino sinistro del Pordenone potrebbe svolgere le visite mediche al Don Calabria. Reduce da una stagione al servizio di Andrea Pirlo, il terzino classe 1999 è ora vicinissimo all’addio ai bianconeri. Ieri sera dovrebbero essere stati limitati gli ultimi dettagli tra società ed il giocatore è pronto a giocarsi le proprie chance con la maglia gialloblù.
Cresciuto nel Bologna e poi affermatosi in C con le maglie di Renate e Pordenone, Frabotta è passato alla Juventus nel 2019, con l’obiettivo di affermarsi e poi mettersi in mostra con l’Under 23 dei bianconeri. A fine stagione l’esordio in prima squadra con Sarri, poi la fiducia di Pirlo che ha visto nel mancino un’ottima alternativa ad Alex Sandro. Si conclude quindi quella che è stata una piccola telenovela del mercato di seconda fascia bianconero: prima vicino al Basilea, poi al Genoa, infine a un passo dall’Atalanta che è sempre stata la prima scelta del giocatore. Sfumato l’approdo alla corte di Gasperini, è stato il Verona ad affondare il colpo.

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C’era anche Augustinsson Non è stato facile scegliere per Tony D’Amico. Ha prevalso la linea giovane ma prima che si chiudesse con Frabotta, il nome caldo era quello di Ludwig Augustinsson è stato chiaro. Lo svedese, uno dei protagonisti della propria nazionale all’Europeo 2020 aveva dichiarato: «Ho ambizioni più alte di quelle di giocare in seconda divisione». Con il suo Werder Brema, che nel 2017 lo ha portato in Germania strappandolo, per 4,5 milioni, al Copenaghen, è però retrocesso. Motivo per il quale è in cerca di una nuova sistemazione. A 27 anni, con il contratto in scadenza nel 2022, il Werder vorrebbe cercare di ottenere circa 10 milioni. Ma meno della metà sarebbero sufficienti. Al Verona su quella fascia insieme a Lazovic avrebbero fatto cose egregie. Uno tecnico, tattico e imprevedibile. L’altro, Augustinsson, fortissimo fisicamente e con grande esperienza internazionale. Ora sullo svedese pare vi sia la Lazio.

 

Ok, il prezzo non è giusto Che Mike Sullivan abbia simpatia per Verona e l’Hellas è noto. Al di là delle smentite di facciata, il bizzarro proprietario del West Ham, conosce bene il club gialloblù. Dodici milioni l’offerta più o meno concreta per avere Antonin Barak, due in meno dai tedeschi dell’Eintracht di Francoforte. Offerte, anzi, pour parler tra agenti, mediatori e dirigenti che non hanno soddisfatto l’Hellas Verona o meglio Maurizio Setti. Gialloblù pronti a privarsi di uno dei giocatori più talentuosi dell’epoca moderna, soltanto per una cifra vicina ai 20 milioni di euro. Un costo, quindi, molto elevato. Gli altri due giocatori con mercato dell’Hellas , sarebbero Lovato e Zaccagni. Il condizionale è d’obbligo, perchè al momento non è giunta nessuna proposta concreta. È probabile che solo uno tra Zaccagni, Lovato e Barak, lascerà il Verona. Adesso mister Di Francesco comincia ad avere una rosa quasi definitiva. Un bel gruppo sul quale lavorare.
Certo non mancano i musi lunghi ma quello è uno scotto che tutte le squadre stanno più o meno pagando. Stepinski e Di Carmine sono i due attaccanti che al momento non rientrano nel progetto della prossima stagione. Ma il mercato è ancora lungo e tutto può accadere.

 

Gianluca Tavellin

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