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Atletico Cerea Under17

In rete direttamente da rinvio, la prodezza di Filippo portiere-goleador. «Quasi non ci credevo»

Ghirlanda, diciassettenne da quattro anni nel Cerea, ha segnato il punto della vittoria contro Malo
Filippo Ghirlanda, portiere-goleador dell'Under 17 dell'Atletico Cerea
Filippo Ghirlanda, portiere-goleador dell'Under 17 dell'Atletico Cerea
Filippo Ghirlanda, portiere-goleador dell'Under 17 dell'Atletico Cerea
Filippo Ghirlanda, portiere-goleador dell'Under 17 dell'Atletico Cerea

Un gol direttamente dal rinvio. Da area ad area. A firmarlo Filippo Ghirlanda, portiere dell’Under 17 regionale Elite dell’Atletico Cerea allenata da Gianluca Bezzan che domenica al Pelaloca al 43’ del primo tempo della gara col Malo approfittando del vento a favore e di un paio di rimbalzi complici ha visto la palla finire piano piano in rete, grazie anche all’aiuto del compagno Francesco Spadino bravo a seguire la traiettoria e ad ingannare tutta la difesa avversaria.

Pareva un’azione come un’altra, con Ghirlanda sicuro in un’uscita bassa e pronto al rinvio. Il Cerea, avanti 1-0 dopo il gol di Russo poco prima della mezzora, aspettava solo la fine del primo tempo. Poi la parabola magica. «Il pallone era duro, quindi ha rimbalzato tanto. Il vento ha fatto il resto», racconta Ghirlanda, portiere del 2007 al quarto anno a Cerea dopo sette e mezzo giocati nel Legnago, 187 centimetri e tanta passione per il calcio. «Mi piace pensare di poter far gol, a calcetto gioco sempre fuori. Quando magari siamo in svantaggio mi viene naturale uscire dall’area per accompagnare l’azione, così come andare a saltare sui calci d’angolo o sulle punizioni», racconta Ghirlanda, studente all’Itis di Legnago oggi in gita a Torino.

Nessun telefonino o telecamera ha filmato la prodezza di Ghirlanda, ma la notizia del suo gol è corsa assai veloce. «In tribuna c’era Giacomo Battistara, mio amico. Lui gioca ancora a Legnago, appena ho segnato», sorride Ghirlanda, «ha scritto sulla chat della mia compagnia. In un attimo tutti sapevano. È stato bello, soprattutto perché la partita l’abbiamo vinta. Appena ho visto la palla in porta sono corso verso la panchina. “Mister, ho fatto gol”, ho detto a Bezzan. Giusto per convincermi che fosse tutto vero».

Alessandro De Pietro

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