C’è tanta stanchezza, e tanta testa, nella seconda sconfitta consecutiva di un Verona Rugby fin qui inarrestabile. Il durissimo mese di febbraio si fa sentire, fra assenze e quattro partite tostissime una dietro l’altra, che hanno fiaccato i muscoli e il morale degli antracite.
Al Payanini Center, la delicatissima sfida contro il Petrarca finisce 10-17. Il Verona Rugby riesce a tenersi per un pelo la vetta della classifica di girone, grazie al punto difensivo conquistato, ma incassa la prima sconfitta casalinga di stagione, e ora deve ricompattarsi e mettere in ordine le idee, per non perdere la bussola proprio sul più bello.
Niente scuse, niente alibi per coach Aaron Good. Sicuramente i rimpianti non mancano, a cominciare da diversi errori in rimessa laterale e nella finalizzazione. «Sì, eravamo stanchi e abbiamo avuto dei problemi, ma lo stesso vale per i nostri avversari. È stata una gara frustrante, perché non siamo riusciti a trovare l’accuratezza che serviva, abbiamo commesso troppi errori e, così facendo, è mancata la pressione sugli avversari», la sua analisi nel post gara.
Niente è deciso, niente è perduto, comunque. Ora arriva una settimana di pausa che, oltre a far rifiatare gli antracite, vedrà i ritorni preziosi di Belloni, Pisani e Redondi dagli impegni con la Nazionale Under 20. Insieme a qualche buona notizia dall’infermeria, potrebbero essere le chiavi per rimettere in carreggiata il Verona Rugby. Che, come sperato, va a risposare con il titolo di capolista ancora in tasca.
Frenata brusca anche per il Valpolicella, che contro il Viadana perde 50-17.