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In Spagna

L'impresa di Alice: nuota per 31 chilometri nel fiume. «Stremata ma orgogliosa»

L'impresa di Alice Faccini
L'impresa di Alice Faccini
L'impresa di Alice Faccini
L'impresa di Alice Faccini

31 chilometri a nuoto. È il nuovo traguardo di Alice Faccini, seconda classificata della categoria F40 alla UltraEbre Swim Marathon, nel cuore della Catalogna. 
«È considerata una tra le più difficili gare che si tengono in Spagna - racconta la Faccini che si spinge sempre più in là nelle distanze -  Non è la semplice discesa dell'Ebro, il più grande fiume spagnolo, è adeguarsi alle sue correnti che cambiano la spinta in continuazione».
Gara estrema, da brivido: «Si parte con il buio da Tivenys: tuffo nel vuoto dai pontili mobili, corrente talmente forte che se guardi il fondo ti gira la testa, l’acqua é calda e la temperatura esterna raggiunge i 38 gradi con pericolo di disidratazione. Tortosa è a 15 km, li il fiume diventa largo e placido, perde forza», racconta la Faccini, impiegata in un’azienda di Verona.

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A 20,5 km è posizionato il primo cancello da supera entro le 5 ore, per non venire eliminati.

«Cambia il vento, la corrente è contraria. Mancano quattro ponti, le braccia sono pesanti, al 27° so che devo nuotare ancora un’ora e non devo mollare. Supero il quinto ponte, quindi manca poco meno di un chilometro all'arrivo ad Amposta».

Alice esce dall’acqua dopo aver nuotato 6 ore e 23 minuti. «Stremata ma orgogliosa», non conta la classifica, ma esser giunta al traguardo. 38 i partecipanti, prevalentemente spagnoli, gli italiani si contano sulle dita di una mano.

Anna Perlini

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