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Gabburo eroe di Bovolone «La bici insegna la fatica»

Coccole al campione Davide Gabburo con la targa ricevuta dal sindaco
Coccole al campione Davide Gabburo con la targa ricevuta dal sindaco
Coccole al campione Davide Gabburo con la targa ricevuta dal sindaco
Coccole al campione Davide Gabburo con la targa ricevuta dal sindaco

«La bicicletta insegna cos’è la fatica, cosa significa salire e scendere non solo dalle montagne, ma anche nelle fortune e nei dispiaceri, insegna a vivere. Il ciclismo è un lungo viaggio alla ricerca di sé stessi»: Davide Gabburo ne è un bravo interprete ed il sindaco di Bovolone Orfeo Pozzani ed il consigliere delegato allo Sport Maicol Ferrari lo hanno premiato in municipio «per i suoi successi sportivi», quelli «che ci riempiono di gioia e portano Bovolone in tutto il mondo». Le due frasi incise sulla targa gratificano l’atleta della Bardiani che, alla quarta stagione tra i professionisti, ha confermato «costante crescita, buona gestione nelle corse a tappe, farmi trovare pronto nelle corse di un giorno, maggiore sicurezza nei miei mezzi». Questione di maturità «È indubbio», aggiunge sempre Gabburo, «che mi senta più maturo, frutto dell’esperienza accumulata in queste stagioni. Il 2022, rispetto agli anni precedenti, mi ha dato un piccolo, ma significativo salto di qualità». Le sue prestazioni al Giro d’Italia, in particolare, sono state di spessore ed hanno meritato il lungo applauso che hanno accolto Davide al suo ingresso in Arena, alla fine della fatica. Il riconoscimento del suo paese «è molto apprezzato e mi riempie di soddisfazione», insiste lui. Accanto a Gabburo, c’erano «le mie nipoti Mia e Noemi Toaiari, che corrono con i giovanissimi della Luc Bovolone» e altri giovani atleti della società guidata da Luc Scapini, quella dove è cresciuto Elia Viviani, impegnata da decenni nel ciclismo di base. Finale promettente La stagione, intanto, è giunta all’ultimo mese di gare «ed il proposito è fare bene, arrivare davanti anche se non sarà facile in un periodo in cui tante squadre sono agguerrite al massimo per acquisire punti nella graduatoria Uci. La condizione mi sembra buona», riferisce ancora Davide che, dopo la Coppa Agostoni di giovedì, correrà dopodomani la Coppa Bernocchi, martedì ancora la Tre Valli Varesine e sabato 8 il Giro di Lombardia per chiudere l’annata con il Giro del Veneto del 12 e la Veneto Classic del 16 ottobre. «Il bilancio stagionale», osserva Gabburo, «è positivo e mi rende contento. A parte alcuni problemi fisici che mi hanno condizionato dopo il Giro d’Italia, mi sono ripreso bene». E ancora: «Mi piacerebbe concludere con qualche buon risultato la stagione. Sono contento di avere nel programma anche il Giro di Lombardia, l’ultima classica monumento dell’anno, ma lì il livello sarà altissimo», rileva. «Vedo più adatti alle mie caratteristiche i percorsi della Tre Valli e delle due corse venete». •.

Renzo Puliero

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