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Motori

Emma è miss velocità, a 260 all'ora ma senza patente: «Leclerc mi ha mandato un video»

A 17 anni è protagonista della Racing Cup Italy a bordo della sua Bmw, lanciata ai 260 Km all’ora
Emma Segattini pronta per una gara
Emma Segattini pronta per una gara
Emma Segattini pronta per una gara
Emma Segattini pronta per una gara

Sguardo basso, un po’ timido, ma quando inizia a parlare delle sue gare Emma Segattini s’illumina. Ha da poco compiuto 17 anni e sulla sua Bmw, nel campionato Bmw M2 C2 racing Cup Italy, affronta rettilinei a 260 chilometri orari. C’è una spaccatura fra l’anima di tutti giorni e quella che la pervade per mezz’ora quando è al volante. Una magia che si compie mentre il piede picchia forte sull’acceleratore.

Nell’ultimo campionato, col team Pinetti Motorsport, ha partecipato a quattro corse sulle piste più importanti d’Italia da Misano a Imola passando pure dal Mugello. Per guidare, sempre sotto gli occhi attenti del papà-manager Marco, ha dovuto fare tutti i processi burocratici per avere una speciale licenza. Lei, ovviamente, la patente non ce l’ha e inizierà fra qualche mese le prime guide (ce ne sarà davvero bisogno?). «Ho cominciato ad appassionarmi alla velocità e alle macchine circa cinque anni fa», racconta, seduta a un tavolo del ristorante che gestisce il papà in centro, a due passi della Arche scaligere.

 

La passione nata a 12 anni

«Stavo guardando una gara di kart e mi è venuta voglia di provare a guidarne uno. Da lì ho iniziato i primi allenamenti e le gare». Dai banchi alla pista Segattini frequenta l’istituto di agraria, a Buttapietra, e vive a Cadidavid. Ma sono i sogni a farla volare altrove: «Sì, mi piacerebbe che questo diventasse prima o poi il mio lavoro. Il sogno? Se proprio devo dirlo, dico la Formula Uno», sorride (ma nemmeno troppo) e nasconde la timidezza.

E dire che un primo contatto con quel mondo Emma lo ha già avuto: «Correvo ancora sui kart, con il telaio di Charles Leclerc, il pilota della Ferrari. Un giorno ha fatto un video per farmi un in bocca al lupo per una gara. È stata una bella emozione». Ma torniamo alla storia. «Era da poco finito il lockdown e papà mi ha accompagnato ad un test drive della Bmw. Poi ho fatto il mio debutto in pista, lo scorso giugno a Misano».

Casco, tuta e si sale a bordo: «Quando sono lì sopra», confessa, «all’inizio c’è tensione, poi inizio a correre e mi passa. Forse non ci si rende nemmeno conto ma ho fatto rettilinei ai 265 chilometri orari». Niente male per una diciassettenne.

 

La raccolta fondi

Dal campionato italiano a cui Segattini si è aggiunta - in tutti i sensi - in corsa ha portato a casa un buon risultato (e qualche podio nella categoria Hankook) ma adesso la testa va già al prossimo anno: «Mi piacerebbe affrontare tutto il campionato, dalla prima all’ultima gara e poi giocarmela. Inizierà ad aprile, vedrò di farmi trovare pronta per quell’occasione».

Certo, questo è un mondo difficile per concentrazione, abilità, propensione e sana follia. Ma c’è anche una questione di costi: «Siamo sempre alla ricerca di sponsor, in quest’ambiente sono fondamentali», l’appello di papà Marco. E proprio per questo sul suo sito, emma4race, è stata avviata una campagna di raccolta fondi.

Nicolò Vincenzi

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