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IL VIDEO DEL MATRIMONIO

Viviani, l'oro più prezioso: le nozze con la sua Elena

Il campione iridato veronese ha sposato la storica fidanzata Cecchini, anche lei campionessa di ciclismo. Il parroco: «La vita è una corsa, questa la medaglia vera»
Elia Viviani ed Elena Cecchini, la coppia delle due ruote
Elia Viviani ed Elena Cecchini, la coppia delle due ruote
Elia Viviani ed Elena Cecchini sposi (foto Petrussi e Studio Barbarossa)

Se è vero, ed è vero, che si vive di attimi allora quello di ieri per i campioni del ciclismo Elia Viviani e Elena Cecchini è stato un’istante speciale. Quello del «sì», a Mereto di Tomba, in provincia di Udine, è stato un giorno da sistemare geloso nel cassetto dei bei ricordi. Lontano, almeno per una volta, dalle bacheche con i trofei - il discorso vale per entrambi - ma vicino al cuore. Corpetto in pizzo, maniche lunghe, velo e gonna impreziosito dal tulle, Elena, elegantissimo in abito blu, Elia, hanno celebrato un amore scoppiato, tra una gara e l’altra, tra un ritiro e l’altro, più di dieci anni fa.

 

 

Dalla pista all’altare

Il passaggio dalla pista all’altare è un semplice gioco di parole, ma più di tante altre racconta il legame che unisce i due. Il tempo, quello atmosferico, non ha giocato dalla loro parte, ma si sa il detto e quindi anche la pioggia non ha fatto poi così male. Ad accompagnare all’altare Viviani ci ha pensato mamma Elena, sotto gli occhi dei due fratelli Attilio e Luca. É stato papà Luca, invece, a condurre la sua di Elena davanti a don Daniele Laghi, amico degli sposi, e cappellano del ciclismo italiano.

La chiesa di San Marco Evangelista, nel piccolo paese di lei, poco più di duemila anime, si è vestita a festa tra composizioni floreali con rose bianche e ortensie. A fare da colonna sonora arpa e violino acuto. Tutta la comunità si è stretta in quella che a più voci - visto il palmares di entrambi - è stato definito il matrimonio dell’anno. Se non altro del mondo delle due ruote.

«La medaglia d’oro», le parole del parroco, «è meno preziosa della vita all’insegna dell’amore». E ancora: «La vita è una corsa. Il traguardo più bello la maglia rosa da indossare sempre - e il parallelismo con il la bici vien da sé - è la felicità e l’amore». Il veronese Elia, 33 anni compiuti lo scorso 7 febbraio, è fresco campione del mondo su pista a eliminazione, con un palmares che conta tra i tanti titolo anche quello olimpico. Lei, invece, 30 anni da poco si è portata a casa l’argento al mondiale nella staffetta a cronometro a squadre.

La coppia si è affidata alla wedding planner Silvia Slitti, moglie per altro dell’ex capitano dell’Hellas Giampaolo Pazzini, che sui social ha pubblicato diverse foto dell’evento compreso un «mi spiace, ma sarà bellissimo anche così» a didascalia di una finestra che mostrava tutta la pioggia di ieri. La giornata è proseguita al castello di Susans per un ricevimento elegantissimo con tavoli e sedie panna, fiori ad adornare le tavole e glicini spioventi.

Parata di stelle

Il mondo del ciclismo si è dato appuntamento per il matrimonio. A partire dal record man dell’ora, Filippo Ganna, assieme ai «fab four» dell’oro nell’inseguimento alle olimpiadi di Tokyo Jonathan Milan, Simone Consonni e Francesco Lamon. Con loro pure il tre volte iridato Peter Sagan, Fernando Gaviria e i compagni Michele Scartezzini, Salvatore Puccio e Matteo Trentin. E ancora i ct della nazionale, maschile e femminile, Marco Villa e Paolo Sangalli. Tante anche le cicliste da Anna Van der Breggen e Chantal Black a Marta Bastianelli, Letizia Paternoster. A breve la coppia partirà per il viaggio di nozze, direzione Namibia, poi Mauritius.

La love story: fu lei a fare il primo passo

Europei su strada a Hooglede, in Belgio, estate 2009, Elena Cecchini è medaglia d’oro juniores, Elia Viviani 11° tra gli Under 23. Oggi sono sposi. Quello il primo contatto «anche se Elena dice che ci eravamo già visti prima, ma secondo me si sbaglia oppure mi aveva notato solo lei». È lei a fare il primo passo. Capodanno 2012, Elia racconta: «Era un po’ che mi girava intorno, mentre io titubavo. Ci frequentavamo, avevamo punti di vista in comune, c’era una buona intesa. Per me non c’era altro, poi sono maturato e ci siamo messi insieme». Elena era stata brava «a non forzare i tempi», sapendo come era stato duro per Elia uscire da un precedente fidanzamento durato cinque anni «e capivo – ricordava Cecchini – che per una ragazza non era facile stare assieme ad uno che fa sport a certi livelli e spesso è in giro per il mondo».

Elia e Elena, invece, fanno lo stesso mestiere. Si vedono poco e sarà così anche dopo il matrimonio perché sono ancora nel pieno della carriera. Cecchini ha rinnovato un altro anno con l’americana SD Work «che ha apprezzato molto il mio lavoro a sostegno della squadra, rinunciando anche a mie ambizioni personali», mentre Elia, nel 2023, sarà al secondo di tre anni di contratto con l’Ineos Grenadiers con in testa un obiettivo preciso: i Giochi di Parigi 2024. Sarebbe la sua quarta Olimpiade.

«È vero, ci si vede poco – conferma Elena - ma i lati positivi sono di più. Un altro farebbe molta fatica a comprendere la mia professione e i miei stati d’animo. Lo troverei frustante e anche un freno alla mia attività. Elia, invece, ha un carattere molto positivo, ha nella serenità la sua forza». Elia concorda: «È più facile trovare conforto l’uno nell’altro perché si conoscono bene i problemi della nostra professione». 

Il ciclismo è fatto di vittorie e sconfitte. Esempio, Mondiali su pista 2016 a Londra, Viviani insegue l’oro nell’omnium, deve vincere l’ultima volata per diventare campione del mondo, ma Cavendish, ormai fuori classifica, lancia lo sprint, Elia gli arriva ad un centimetro ed è solo quarto. Arriva nel box dell’Italia e butta il casco a terra, prende a pedate quello che gli capita a tiro, si accascia sulla panca, mani sulla faccia. L’indomani deve correre l’americana e si teme che la delusione lo porti alla rinuncia. Elena gli si inginocchia accanto, sa come confortarlo. Elia ammette: «È la sola persona che ci riesce».

Quando possono, Elia è presente alle gare di Elena e viceversa. Nel 2018, a Darfo Boario, conquistano entrambi, a un giorno di distanza, la maglia tricolore: Elena resiste al tentativo di rimonta di Longo Borghini, Elia batte Visconti e Pozzovivo su un percorso che non era proprio per velocisti. I reciproci incitamenti sui tratti più delicati del percorso si fanno sentire, i baci e abbracci finali sono dolcissimi.

«Il giorno in cui Elia perde – confida Elena – sembra sia esploso il mondo, e a me viene il sangue alla testa e mi dico: ecco, adesso mi tocca fare la psicologa. E’ capitato che mi mandasse a quel paese, ma il giorno dopo Elia non ci pensa più, volta pagina». «Elena, invece – fa da contralto Elia – non si dà pace, ci mette di più a voltare pagina».

La casa

Stanno bene assieme, nel 2014 mettono su casa a Vallese di Oppeano, il paese di Elia, poi scelgono Montecarlo. «Elena», fa presente Elia, «è una perfezionista, vuol arrivare dappertutto e si innervosisce se non è tutto in ordine, ma con il nostro continuo andare e tornare tra tanti impegni, non si può pretendere». Le domande di allora: «Elia quando vi sposate?», non trovavano risposta.

Elena si dice pronta già da qualche tempo, attende la dichiarazione. Elia non ha dubbi: «L’amore è fondamentale per me. Io ed Elena stiamo insieme da dieci anni, dividiamo la stessa passione e questo ci aiuta. E mi ha aiutato a diventare quello che sono oggi». All’ultima vacanza assieme, la dichiarazione. Ieri il matrimonio, da domani il viaggio di nozze, una settimana in Namibia, una alle Mauritius; tra una ventina di giorni, Elena negli States per il ritiro con la squadra, Elia da qualche parte in Europa con l’Ineos, per iniziare il 2023. Divisi ma uniti. 

 

22 ottobre 2022

La volata più bella, lo scatto più riuscito. Elia Viviani, fresco vincitore del titolo iridato nella eliminazione su pista conquistato la scorsa settimana a Parigi, si è sposato oggi con Elena Cecchini, storica fidanzata del ciclista di Vallese di Oppeano.

 

Il matrimonio è stato officiato in provincia di Udine dove risiede la sposa, professionista con la maglia del Team SD Worx , vincitrice di ben cinque titoli italiani, tre in linea e due a cronometro, oltre a due argenti europei e due ori nella staffetta. Una campionessa per un campionissimo, soprannominato "Il Profeta" per il suo immenso talento soprattutto su pista. Viviani come testimone di nozze ha scelto i fratelli Attilio, professionista nelle fila della squadra belga Bingoal, e Luca, bandiera del Caldiero di serie D.

Nicolò Vincenzi, Renzo Puliero e Sandro Benedetti

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