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Bagnaia ora ci crede Il sorpasso in vetta non è più un tabù

Il pilota Ducati Francesco «Pecco» Bagnaia
Il pilota Ducati Francesco «Pecco» Bagnaia
Il pilota Ducati Francesco «Pecco» Bagnaia
Il pilota Ducati Francesco «Pecco» Bagnaia

La rincorsa a Fabio Quartararo, caduto ad Aragon e al secondo ritiro dell’anno, ha portato Francesco Bagnaia dal massimo distacco di -91 (dopo il Gp di Germania del 19 giugno scorso, ultima gara in cui ha raccolto uno zero) al -10 alla vigilia di Motegi. Tre mesi praticamente perfetti per il ducatista, che ora vede a portata di ruota il sorpasso sul francese campione del mondo. Ma la vittoria conquistata da Enea Bastianini all’ultimo giro l’ha privato del quinto successo consecutivo. «Se peseranno quei 5 punti persi? C auguriamo di no, avremmo preferito che vincesse Pecco», ha commentato Paolo Ciabatti, ds Ducati. Nei cinque Gp che restano ci potrebbero essere giochi di squadra? «Faremo delle valutazioni. Abbiamo sempre detto che chi è davanti deve aver il diritto di puntare alla vittoria, ma ora dovremo tenere conto delle dinamiche per non sprecare la chance. Il titolo piloti ci manca dal 2007...». Messaggio per Bastianini, che corre con una Ducati del team Gresini, ma dal 2023 sarà nella squadra ufficiale, in coppia proprio con Bagnaia. Domenica il 24enne riminese, soprannome la “Bestia“, per nulla al mondo avrebbe rinunciato a prendersi la rivincita di Misano, dove era stato lui a cedere nel finale. Anche perché non gli erano affatto piaciuti i commenti di chi l’accusava di aver fatto da scudiero al futuro compagno. Sui rispettivi social, Bastianini e Bagnaia si sono scambiati immagini di baci e abbracci, oltre a messaggi di reciproche felicitazioni. Ma a questo punto del mondiale MotoGp ogni sorpasso ha un peso specifico enorme. «Questi 20 punti erano importanti e ho preferito non rischiare», ha spiegato Bagnaia. Però, se a fine stagione i suoi conti non dovessero tornare a causa di quel secondo posto, il pensiero non potrà che riandare alla domenica di Aragon. «Sapevo che avrei potuto vincere, ma volevo farlo in maniera pulita», ha spiegato Bastianini. «Pecco si sta giocando il titolo, io sono un po’ più lontano. L’importante è essere sempre corretti». L’amicizia/rivalità tra i due potrebbe anche essere di stimolo per il torinese, che fin dall’annuncio dell’arrivo di Bastianini ha chiarito di non volere e non aspettarsi “aiuti“ dal futuro compagno. Certo è che la Ducati dovrà saper gestire una coppia di livello.•.

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