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Talenti

La 17enne Aurora ai Giochi Olimpici con il suo snowboard. «Ho imparato tutto da papà, mi manca»

Una giovane veronese in gara ai Giochi Olimpici giovanili nella specialità dello snowboardcross
Aurora Drolma Dusi
Aurora Drolma Dusi
Aurora Drolma Dusi
Aurora Drolma Dusi

Una veronese in Corea del Sud. Ci sarà infatti anche Aurora Drolma Dusi, diciassettenne di Bussolengo, nella spedizione azzurra che parteciperà ai Giochi olimpici giovanili invernali 2024 in programma nella provincia asiatica di Gangwon dal 19 gennaio al 2 febbraio.

Aurora Drolma Dusi ai Giochi Olimpici giovanili

La giovane Dusi, classe 2006, sarà protagonista nella disciplina che la sta consacrando ai vertici nazionali: lo snowboardcross, uno sport competitivo spettacolare e molto emozionante da guardare in cui gli snowboarder percorrono, in batterie da quattro o da sei, un tracciato costituito da un mix tra percorso a ostacoli e gara di discesa, misurandosi sia in velocità che in abilità.
Cresciuta agonisticamente in Trentino, con i colori dello Ski Team della Polisportiva Alpe Cimbra Asd di Folgaria si è classificata ottava all’European Youth Olympic Festival di Piancavallo, lo scorso inverno, e quarta ai campionati italiani juniores disputati in aprile a Passo San Pellegrino.


La sfida in Corea del Sud

In Corea del Sud si confronterà con i migliori atleti under 18 del mondo, oltre ad avere l’opportunità di «assaporare l’atmosfera dei cinque cerchi», come ha sottolineato nei giorni scorsi il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ufficializzando la squadra italiana composta da 74 giovani atlete e atleti che gareggeranno in 13 discipline. «Non vedo l’ora di partire. Sono molto emozionata e, a dire il vero, anche un po’ agitata. Ma sono orgogliosa di rappresentare l’Italia», racconta la giovane, che intercettiamo di ritorno da Cervinia, dove si stanno concentrando gli allenamenti con i coach Riccardo De Zanna e Maxi Cataldi in vista del decollo per Gangwon, il 15 gennaio da Linate.

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«La convocazione ai Giochi giovanili era nell’aria», spiega Aurora, «ma quando è arrivata è stata comunque una bellissima notizia». La realizzazione di un sogno, dice, nonché il coronamento di tanti sacrifici. «Gareggerò il 20 e il 21 gennaio, singolarmente e in coppia con un atleta maschio. Ho già incontrato alcune delle mie avversarie l’anno scorso, durante un evento sportivo di livello europeo. Penso che le più difficili da battere saranno le francesi. Sono bravissime».

Chi è Aurora Drolma Dusi 

Dusi frequenta il quarto anno all’educandato statale Agli Angeli di Verona, seguendo il progetto formativo personalizzato per studenti-atleti di alto livello: un’opportunità offerta dal Ministero dell’istruzione per permettere agli alunni impegnati in attività sportive di rilevo nazionale di conciliare il percorso scolastico con quello agonistico.

È iscritta al liceo classico europeo, vecchio ordinamento, un indirizzo impegnativo che nel quadro orario prevede 41 ore di lezione alla settimana. «Devo ringraziare i professori per essere sempre andati incontro alle mie esigenze e così pure i miei compagni di classe, che oltre ad aiutarmi passandomi gli appunti e dandomi consigli per il ripasso, mi scrivono per motivarmi ogni volta che sono assente per una gara. Studiare mi piace», ci confida, «e sto già ragionando sull’iscrizione all’università. Vorrei frequentare la facoltà di Medicina, ma penso sia impossibile combinare l’attività agonistica con un percorso di studi così impegnativo. Perciò sto valutando se iscrivermi all’università con qualche anno di ritardo per terminare la carriera sportiva o se interromperla prima per dedicarmi allo studio. Intanto, in aprile proverò a sostenere il test d’ammissione a Medicina», il Tolc Med che ora si può affrontare a partire dal quarto anno di liceo.


Il papà di Aurora

La passione per gli sport invernali è invece il lascito del papà Massimo Dusi, scomparso nel 2020, che era maestro di sci a Cortina e interprete di lingua tibetana. «Con lui», racconta Aurora, «ho imparato a sciare a 18 mesi e ho messo per la prima volta la tavola ai piedi quando ne avevo due e mezzo. Ho praticato entrambi gli sport a livello agonistico fino a due anni fa, ma lo snowboard mi dava più soddisfazioni e ho scelto di concentrarmi su quello. Ma tutti gli imput per quello che sto facendo ora sono arrivati da papà. Mi dispiace che non mi abbia vista iniziare il liceo, né centrare l'obiettivo della convocazione alle Olimpiadi invernali giovanili. Sarebbe stato bello vivere insieme questo traguardo. Mi mancano i suoi consigli, specialmente nei momenti di grande pressione come questo».
La prima supporter di Aurora è mamma Lorenza Filippi, una presenza discreta ma insostituibile, e alla sua soddisfazione si unisce quella della scuola: «Siamo molto orgogliosi della nostra studentessa», afferma il dirigente scolastico dell’educandato Agli Angeli, Mario Bonini. «L’indirizzo di studi che ha scelto e l’attività sportiva che sta sostenendo sono entrambi di alto livello e danno la misura della sua grande tenacia. È una ragazza davvero in gamba».

Laura Perina

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