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Alice regina dei ghiacci, tre ori nelle acque gelide della Slovenia

Campionato mondiale International winter swimming world: Faccini si è imposta nuotando a 5 gradi le gare dei 200, 100 e 50 stile. L'atleta: «Il freddo mi ha sfinita»
Alice Faccini vittoriosa al Campionato mondiale International winter swimming world
Alice Faccini vittoriosa al Campionato mondiale International winter swimming world
Alice Faccini 50 al lago di Bled (PERLINI)

Alice Faccini ha scoperto il piacere di nuotare in acque gelide, nonostante le glaciali criticità. Così dopo le gare in Austria, la 44enne veronese si è immersa nei 5.5 gradi: «Forse qualcosa meno avendo nevicato il giorno prima», del lago di Bled, in Slovenia, nella tappa mondiale dell’Iwsa che ha richiamato atleti da tutto il Mondo.

Campionato mondiale, tre ori nel circuito dell’International winter swimming world: prima gara i 200 stile libero a gareggiare solo contro se stessa e a provare sul proprio corpo «l’ebbrezza dell’acqua gelata, Mi sono detta che essendo l’unica a tuffarmi avrei vinto con qualsiasi crono». 3’05”, vietato fare un qualsiasi confronto con una nuotata in piscina dove non c’è il freddo a frenare bracciate e gambata. A 5° l'acqua ingrippa ogni movimento e ogni volta che si immerge la testa il gelo colpisce con una stilettata che parte dal capo e arriva al collo.

«La prova è andata bene anche se il freddo mi ha lasciato sfinita bloccandomi lo stomaco e nonostante fossi fisicamente a terra ho voluto comunque prendere parte ai 100 stile: eravamo in tre al via, medaglia garantita»; prima in 1’30.

Oro anche nei 50 stile, otto partenti, 39”40 davanti a tutte: «Temevo le due svedesi, invece ho fatto uno spolverone. Tempi migliori? Hanno influito diverse variabili». Faccini racconta che ha iniziato ad allenarsi nelle acque fredde un mese fa, e forse per l’inesperienza deve ancora imparare a gestire una temperatura più bassa. «Il freddo influisce sulla respirazione e sulla muscolatura. Se in piscina nella distanza dei 50 metri respiro due volte a vasca, nell’ice swimming si riduce notevolmente la forza nella trazione della bracciata e vado in affanno. Da fondista le distanze brevi non mi appartengono».

Nella sauna dove al termine della gara gli atleti si rifugiano per il recupero muscolare, Alice ha potuto confrontarsi con le avversarie. «In questa specialità le atlete più forti sono le tedesche e le estoni, di alto profilo e con una lunga tradizione». 

 

Anna Perlini

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