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Serata di apertura

Inaugurato il nuovo Teatro Laboratorio, una folla all'evento. «Ce l'abbiamo fatta, ancora una volta»

di Daniela Bruna Adami
La famiglia Caserta ha aperto la sede di lungadige Galtarossa ristrutturando un'ex stamperia
Da sinistra Isabella Caserta con Giovanna Gianesini Caserta (Jana Balkan) e Luca Caserta
Da sinistra Isabella Caserta con Giovanna Gianesini Caserta (Jana Balkan) e Luca Caserta
Inaugurazione teatro laboratorio

«Siamo stati in un’ex balera, un'ex funicolare, un ex arsenale ed ora siamo in un’ex stamperia. Ancora una volta recuperiamo uno spazio fatiscente e lo apriamo alla città. Benvenuti al Teatro Laboratorio». Con queste parole Jana Balkan e i figli Isabella e Luca Caserta hanno salutato il numerosissimo pubblico all’inaugurazione della nuova sede della compagnia del Teatro Scientifico, in lungadige Galtarossa 22/a (vicino a Ponte San Francesco, poco dopo la Cisl).

«Quando abbiamo visto la prima volta questo spazio, ci siamo un po’ spaventati - hanno spiegato – ma poi ci siamo ricordati della enorme quantità di rifiuti che avevamo tirato via dalla funicolare di piazzetta Fontanelle Santo Stefano, e abbiamo pensato che se ce l’avevamo fatta allora, potevamo anche adesso».

I Blow Up per l'inaugurazione della nuova sede del Teatro Laboratorio
I Blow Up per l'inaugurazione della nuova sede del Teatro Laboratorio

Il nuovo spazio ha circa una settantina di posti e una pedana come palcoscenico e sparsi qua e là elementi delle sedi precedenti e degli spettacoli che raccontano i 55 anni del Laboratorio. Un impegno faticoso, ancora una volta, per ripartire, ripagato dall’affetto di pubblico e amici, stipati anche in piedi per applaudire l’apertura con il concerto dei Blow Up, che diventa una festa.

Del resto il Teatro Laboratorio fa parte della storia culturale di Verona, da quando Ezio Maria Caserta e Jana Balkan lo hanno fondato nel 1967: sul loro palcoscenico negli anni sono passati grandi nomi del teatro, della danza, della drammaturgia, della musica, italiani e stranieri, alcuni quando erano ancora poco noti se non addirittura sconosciuti, grazie alle scelte intelligenti e coraggiose dei Caserta: Salvatores, Benigni, Paolo Poli, Elio De Capitani, Odin Theatre, Living Theatre, Grotowski, Carmelo Bene, Pippo Delbono, Maguy Marin, Paolo Conte. Anno dopo anno il Teatro Laboratorio si confermava punto di riferimento del teatro off di Verona e nel frattempo la compagnia si affermava a livello nazionale e internazionale, invitata in festival di primo piano, dalla Biennale di Venezia ad Avignone. Ora, dopo un incendio e tre sfratti da edifici pubblici, la nuova vita. Che è già ripartita con il festival «Non c’è differenza», da oggi al 20 maggio. Il programma di oggi prevede alle 18 Dance Well, a cura di Arte3: danza dell’inclusione, in particolare di persone con la malattia di Parkinson (per iscriversi: segreteria.tl.ts@gmail.com) e alle 21 «Happy Days», spettacolo teatrale liberamente ispirato a Beckett con la Compagnia del Teatro Scientifico, con Alessandra Marigonda (LIS) e Isabella Caserta (voce dal vivo).

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