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A Boscochiesanuova

Torna il Lessinia Film Festival: «Sarà il programma più ricco di sempre»

di Lorenza Costantino
Una frame del film A Piece of Sky, della scorsa edizione
Una frame del film A Piece of Sky, della scorsa edizione
Una frame del film A Piece of Sky, della scorsa edizione
Una frame del film A Piece of Sky, della scorsa edizione

Sarà l'edizione "della rinascita", la numero 28 del Film Festival della Lessinia, dal 19 al 28 agosto a Bosco Chiesanuova.

La «più ricca di sempre, dal punto di vista del programma», promette il direttore artistico Alessandro Anderloni, con quasi cento eventi in cartellone, fra incontri culturali, presentazioni letterarie, tavole rotonde, concerti, mostre, escursioni, laboratori didattici per bambini...

E, naturalmente, con le proiezioni cinematografiche: 68 i film in visione al teatro Vittoria e online sulla piattaforma streaming MyMovies (di cui 29 in anteprima italiana), arrivati da 44 Paesi del mondo. Ci sono tutti i numeri per un grande successo: «Salite a Bosco in un giorno qualsiasi del Festival; troverete senza dubbio qualcosa di interessante», assicura ancora Anderloni, durante il lancio dell'evento all'Università di Verona, per raccontare la "densità" di una rassegna che vuole lasciarsi alle spalle lo scorso biennio pandemico, segnato dalle restrizioni anti-Covid.

Oltre alle pellicole di pregio, il Film Festival accoglierà fra i suoi ospiti "pezzi da novanta" dell'arte cinematografica e non solo: arriveranno a Bosco il regista Pupi Avati, per presentare il suo ultimo libro e ultimo film su Dante; l'astronauta Luca Parmitano, per parlare della fragilità della Terra osservata dallo spazio; e lo sceneggiatore e regista Michelangelo Frammartino, vincitore del Premio speciale della giuria all'ultima Mostra del cinema di Venezia.

 

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A Palazzo Giuliari, questa mattina, insieme ad Anderloni, sono intervenuti il sindaco di Bosco Chiesanuova, Claudio Melotti, e il presidente del Film Festival, Renato Cremonesi. Li ha accolti la docente Olivia Guaraldo, delegata del rettore al Public engagement, il rapporto fra l'ateneo e il mondo culturale e sociale della città. «Il Film Festival della Lessinia è, per Verona, il Veneto e l'Italia, il fiore all'occhiello fra le manifestazioni culturali sulla montagna; secondo ormai solo al Trento Festival», commenta il sindaco di Bosco, Melotti. «Nel logo di questa edizione, ci sono due occhi: uno di un adulto e uno di un bambino, a significare il bisogno di uno sguardo dall'alto sui nostri territori segnati dai cambiamenti climatici e dal bisogno di sostenibilità. Il Comune di Bosco», aggiunge, «è al fianco del Film Festival, e perciò ha messo a disposizione l'appartamento che diventa sede organizzativa della manifestazione in pianta stabile. L'alloggio si trova accanto alla scuola materna del paese, e mi piace pensare che Festival e bambini crescano vicini, insieme negli stessi valori».

Cremonesi, presidente del Film Festival, aggiunge: «Si parla dell'edizione della rinascita: è forte la voglia di ritrovarsi in piazza, una piazza del festival completamente rinnovata e arricchita, spinti anche dall'entusiasmo dei giovani nel nostro staff. Il Film Festival, tra l'altro è il lievito speciale che ha favorito la nascita del progetto cinematografico a carattere provinciale Verona Green Movie Land».

«Dietro al Film Festival della Lessinia», conclude Anderloni, «c'è il grande lavoro di una squadra che ci crede e che ha passione e speranza. Tanti giovani si stanno unendo a noi. Il fil rouge di quest'anno sarà il mondo contadino, da cui tutti discendiamo. Quel mondo contadino che lega i tre autori cui dedicheremo una retrospettiva nei cento anni dalla loro nascita: Paolo Pasolini, Luigi Meneghello, Beppe Fenoglio».

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