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L’ex soprano non resterà al vertice dell’ente lirico

Nuovo sovrintendente in Fondazione Arena. Gasdia verso i saluti

di Luca Mazzara
È stata eletta nelle liste di FdI, il sindaco ora vuole cambiare. E slitta la pubblicazione del bando del Comune
Damiano Tommasi e Cecilia Gasdia
Damiano Tommasi e Cecilia Gasdia
Damiano Tommasi e Cecilia Gasdia
Damiano Tommasi e Cecilia Gasdia

Un nuovo sovrintendente al posto di Cecilia Gasdia. Non è ancora stato pubblicato il bando per il rinnovo del consiglio di indirizzo di Fondazione Arena in scadenza tra pochi giorni ma intanto i giochi sembrano fatti per il ruolo di guida artistica dell’ente lirico scaligero. Almeno per quanto riguarda la fine dell’era Gasdia, con l’addio dell’ex soprano, candidata nel 2017 alle amministrative per Fratelli d’Italia a sostegno di Federico Sboarina, che poi l’ha nominata al vertice della Fondazione Arena, i cui conti sono stati risanati proprio grazie alla gestione degli ultimi anni seguiti ai finanziamenti della legge Bray.

Alla Gasdia è stato affiancato poi Gianfranco De Cesaris come direttore generale, «l’uomo dei conti» che assieme alla stessa Gasdia è stato capace di ridare fiato ad un ente in grosse difficoltà.

Di nuovo in alto

Lavorando anche in anni complicatissimi per tutto il settore culturale come quelli del Covid, riuscendo comunque a riportare ai vertici la Fondazione sia come numero di spettatori che come immagine, arrivando pure alla trasmissione in tv in prima serata di alcune opere grazie al lavoro di Gianmarco Mazzi, ad di Arena di Verona srl e oggi sottosegretario alla Cultura nel governo Meloni.

La Gasdia è di Fratelli d’Italia, lo stesso partito oltre che di Giorgia Meloni nel neo ministro alla Cultura Gennaro Sangiuliano, ma pare che questo sia contato poco nella (non) conferma del sovrintendente, che dovrà prima essere indicato dal consiglio di indirizzo areniano ma poi nominato dal ministero.

I «papabili»

L’ex soprano comunque non resterà, nonostante sia ormai alle porta la stagione del centenario del festival lirico. Proprio per i tempi ristretti si era anche pensato di prorogare l’incarico alla Gasdia fino all’estate ma pare ormai un’ipotesi tramontata. E se la nomina ufficiale è in carico al governo, di certo l’indicazione del sindaco pesa.

Tra i papabili si era parlato di Gira Lyndon Terracini, direttore artistico di Opera Australia, e Maurizio Roi, ora al Carlo Felice di Genova, ma il sindaco Tommasi anche nella scelta della sua giunta ha dimostrato di avere dei colpi a sorpresa che pochi sono stati in grado di anticipare.

Il futuro dell'extra lirica: il dopo-Mazzi

Il futuro sovrintendente dovrà poi scegliere l’amministratore della controllata Arena di Verona srl, che si occupa di extra lirica e produzioni tv in Arena: un comparto portato ad altissimi livelli dal manager scaligero Gianmarco Mazzi, neo sottosegretario alla Cultura, che dopo la sua nomina non potrà continuare con questo incarico.

Vista la sua esperienza e i risultati raggiunti negli ultimi anni - con tante star a Verona, eventi di livello internazionale, dirette televisive e altro ancora - si potrebbe pensare ad una consulenza ma anche questa parrebbe in conflitto con il suo ruolo all’interno del governo guidato dalla Meloni.

Se l’incarico della Gasdia scade il 19 gennaio, per la fine del mandato del consiglio di indirizzo della Fondazione Arena la data è quella del 7 gennaio (prorogabile di 45 giorni): tra i soci Comune di Verona, ministero della Cultura, Regione, Camera di Commercio e Cattolica Assicurazioni sono già partite le manovre per i rinnovi, anche se sul sito del Comune - il sindaco Tommasi è il presidente dell’ente - non è ancora stato pubblicato alcun bando. Negli ultimi quattro anni è stata l’imprenditrice vitivinicola Marilisa Allegrini ma in realtà il Comune potrebbe volere stavolta due consiglieri, per evitare che con sei, in caso di voto su alcuni provvedimenti, possa esserci una parità e quindi uno stallo.

Da Tommasi a Roma

Lo statuto della Fondazione consente al sindaco di proporre un nome al ministro della Cultura, che poi farà la nomina. Si vedranno poi le scelte della Camera di Commercio, il cui presidente Giuseppe Riello è il vicepresidente uscente della Fondazione e andrebbe verso una conferma. Quindi della Regione, che ha in consiglio il leghista Gabriele Maestrelli, quindi del ministero, che in quota al Pd aveva Flavio Piva, presidente della Bcc di Verona e Vicenza e consigliere di Iccrea. Cattolica ha Davide Croff, che ne è presidente. Resteranno al loro posto, almeno per un altro anno, sia il vice direttore artistico Stefano Trespidi che il direttore marketing Andrea Compagnucci, forti di contratti fino a febbraio 2024 e dicembre 2023.

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