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Ad un anno dalla morte

Cuppone dedica una canzone a Walter Pampanin. «La sua gelateria era un punto di riferimento»

Il brano è contenuto nel nuovo album in uscita ad aprile
Pietro Cuppone nel video della canzone dedicata a Walter Pampanin
Pietro Cuppone nel video della canzone dedicata a Walter Pampanin
Pietro Cuppone nel video della canzone dedicata a Walter Pampanin
Pietro Cuppone nel video della canzone dedicata a Walter Pampanin

Si intitola «A Walter» ed è un omaggio in musica a un veronese che ha contribuito a «fare» una parte significativa della storia recente della nostra città, conosciuto e amato da tanti che alla sua gelateria hanno legato ricordi, amicizie, storie ed emozioni. Stiamo parlando di Walter Pampanin, mancato un anno fa all’età di 72 anni dopo una breve malattia.

 

 

 

Un grande amico

A lui il chitarrista veronese Pietro Cuppone, per alcuni più noto come Cupo, dedica ora, nell’anniversario della scomparsa, un brano che uscirà nel nuovo album, in arrivo a breve, come conferma lui stesso «dopo la metà di aprile».«Walter per me è stato davvero un grande amico, oltre che un punto di riferimento della mia giovinezza», racconta Cupo, classe 1990, già attivo al fianco dei Sonohra.

«Io abitavo in vicolo Due Mori e per me andare a mangiare il gelato da Pampanin era un classico. Gusto preferito? Il bacio: inarrivabile! E poi anche quando da adolescente facevo tardi la sera, Walter mi accoglieva con il sorriso. Era davvero un porto sicuro, per me come per un’intera generazione. La gelateria era un luogo di ritrovo, amato e frequentato da molti veronesi, che condividono ricordi delle loro vite, legati a Walter e alla sua famiglia. E infatti nel video che accompagna il brano mostro anche la Verona che si muove intorno al quartiere Duomo, c’è un notturno che parla con poesia della nostra bellissima città».

 

L’album

L’album, realizzato da Digitube Studio di Carlo Cantini, e il brano dedicato a Walter Pampanin è composto di brani strumentali per chitarra che sono per la maggior parte dedicati a persone o storie che appartengono alla vita di Pietro Cuppone. «Un brano per esempio è dedicato alla figlia appena nata di un mio amico, Iris, ed è come una sorta di ninna nanna, un altro che si intirola “Secrets of Erevan“ è legato a un incontro fatto in quella città dell’Armenia, anche il brano dedicato a Walter ha la caratteristica di porsi come una musica-ricordo, una musica che racconta».

Nel video, realizzato insieme a Demi Rambaldo, Pietro mostra, alternato alle immagini della città, un cono gelato che anziché sciogliersi si forma, cresce: un po’ il simbolo di «un ricordo che non può morire, il ricordo pieno di affetto per quel veronese speciale, artigiano amante del suo lavoro, amico di tanti, dal sorriso cordiale», conclude Pietro Cuppone, con un po’ di romantica nostalgia. Come traspare dalle sue note.

Alessandra Galetto

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