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LEGNAGO.

Prende a botte sua moglie. Arrestato marito violento

La donna ferita è stata medicata al Pronto soccorso
L'auto dei carabinieri davanti alla caserma di Legnago
L'auto dei carabinieri davanti alla caserma di Legnago
L'auto dei carabinieri davanti alla caserma di Legnago
L'auto dei carabinieri davanti alla caserma di Legnago

Umiliazioni, insulti, continui litigi che spesso degeneravano nella violenza con botte che le ferivano l'anima oltre che il corpo. Era diventata ormai una vita d'inferno, difficile da sopportare, quella di una quarantenne di Porto, picchiata e maltrattata in diverse occasioni dal marito. Che, complice il vizio dell'alcol, non esitava ad offenderla e a metterle le mani addosso anche in presenza delle figlie. Ad interrompere la lunga trafila di vessazioni che si trascinava dal 2011, ci hanno pensato l'altra sera i carabinieri del nucleo operativo Radiomobile di Legnago intervenuti, per due volte nel giro di un paio d'ore, nell'appartamento della coppia per riportare la pace tra quelle mura domestiche teatro dell'ennesima discussione finita a pugni e sberle.
I militari hanno infatti arrestato, con l'accusa di lesioni e maltrattamenti in famiglia, G.F., 42 anni, che aveva reso un calvario la vita della sua compagna. Questo è stato comunque solo l'epilogo di una serata movimentata iniziata poco dopo le 22 quando la donna ha chiamato il 112 al culmine di una delle soliti liti scoppiata, secondo quanto avrebbe riferito la signora ai militari, dopo che si era lamentata con il coniuge perchè sperperava denaro al gioco e si ubriacava. All'arrivo della pattuglia del Norm l'allarme era però già rientrato e la situazione sembrava essersi tranquillizzata. Tuttavia, la quiete a casa dei due quarantenni è durata poco. Passata la mezzanotte la donna ha infatti nuovamente allertato i carabinieri segnalando che il marito l'aveva appena picchiata e che temeva per la propria incolumità poichè era fuori di sé. I militari giunti sul posto hanno trovato l'uomo che dava in escandescenze, visibilmente alterato dall'alcol, mentre la moglie lamentava dolori per le percosse subite. La signora è stata quindi subito accompagnata al Pronto soccorso dell'ospedale «Mater salutis» dove è stata medicata e dimessa di lì a poco con una prognosi di 10 giorni per lesioni multiple e un trauma all'occhio. Suo marito è finito invece in manette e ha concluso la notte in una camera di sicurezza della caserma di Legnago.
Ieri mattina è stato trasferito in tribunale a Verona per la direttissima: il giudice Paola Vacca ne ha convalidato l'arresto e rinviato l'udienza al 5 maggio. Nel frattempo, G.F. è stato sottoposto alla misura cautelare dell'allontamento immediato dall'abitazione, del divieto di permanenza a Legnago e all'obbligo di tenersi a più di 500 metri dai familiari. Nel corso dell'udienza, l'uomo ha chiesto scusa «per un gesto così schifoso» e ha promesso di curarsi.

Stefano Nicoli

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