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Lavoro

Aziende a caccia di profili: inJob li forma nelle scuole

di Francesca Lorandi
L'agenzia per il lavoro con base a Verona ha chiuso il 2023 con 80 milioni di euro di fatturato, 34 milioni dei quali solo nel Nordest
inJob punta molto sulla formazione dei talenti
inJob punta molto sulla formazione dei talenti
inJob punta molto sulla formazione dei talenti
inJob punta molto sulla formazione dei talenti

Per cercare una soluzione a quello che tecnicamente è stato definito Talent Shortage, cioè la carenza cronica di lavoratori nel mercato del lavoro, inJob punta sulla formazione dei neodiplomati e sull'orientamento nelle scuole.

 

I numeri dell'emergenza

L'agenzia per il lavoro con base a Verona, che dal 2021 fa parte di W-Group, primo gruppo italiano multi-brand e multi-mercato di human resource solutions, ha avviato un percorso per rispondere al forte mismatch tra domanda e offerta, fenomeno testimoniato anche dal recente Osservatorio sul mercato del lavoro realizzato dallo stesso W-Group: secondo l'indagine, l'85% delle aziende ricerca l'esperienza professionale come requisito fondamentale, seguita da una personalità in linea con la propria cultura (57%) e una formazione adeguata (36%).

Ma sono proprio le qualifiche necessarie (62%) e l'esperienza sul campo (46%) a mancare fra i candidati. Ecco che favorire il dialogo fra sistema educativo e aziende e allineare i percorsi formativi alle richieste di nuove professioni è uno degli impegni che si è dato InJob, forte di una presenza capillare sul territorio, con 11 sedi aperte solo negli ultimi anni e 6500 profili somministrati nel 2023 a oltre 1500 aziende clienti.

 

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Il bilancio

Nel Nordest, dove l'agenzia è presente con 11 sedi, lo scorso anno sono stati 3mila i profili somministrati a 570 aziende clienti, raggiungendo un fatturato di oltre 34 milioni di euro, che salgono a 80 milioni se si considera l'intera azienda, dato in crescita del 15% sul 2022 e del 39% sul 2021.

Da sottolineare gli utili a 1,3 milioni, +14%.«Siamo fiduciosi che anche il 2024, che già in questo primo trimestre ha registrato una crescita a doppia cifra, possa essere un anno di consolidamento di tali numeri, ma anche di ricerca di nuove prospettive e superamento di nuovi traguardi. Per continuare a crescere è infatti necessario adottare approcci sempre più all'avanguardia, che possano colmare in maniera innovativa l'ampio mismatch che caratterizza lo scenario del mercato del lavoro di oggi», spiega Enrica Ronchi, Managing Director di inJob.

Proprio l'ingresso nelle scuole rappresenta una strada innovativa percorsa dall'agenzia per il lavoro: il progetto di orientamento ha già portato inJob in 20 istituti del Triveneto, soprattutto tecnici e professionali, coinvolgendo 1.500 studenti che sono entrati in contatto con testimoni d'azienda, imparando a scrivere un curriculum e perparandosi a un colloquio.

«Lavoriamo anche con i neodiplomati grazie ai fondi Formatemp, aiutandoli ad affinare competenze imparate a scuola e adattandole alle esigenze dei nostri clienti», spiega Ronchi. Il mismatch tra domanda e offerta, ne è consapevole anche Ronchi, non è destinato a risolversi in tempi brevi. «Serve un cambio di approccio da parte delle aziende, una maggiore flessibilità anche in termini di smart working e di welfare. E poi», aggiunge, «è necessario aumentare l'occupazione femminile, oggi sottorappresentata rispetto alle esigenze del mercato». 

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