La decisione per ora riguarda lo stabilimento di Osoppo, quartier generale del Gruppo Pittini. Il rischio è che possa coinvolgere, a stretto giro, anche le altre sedi dell'azienda, comprese quindi le Acciaierie di Verona.
Nel giorno in cui il prezzo del gas, nel mercato internazionale di Amsterdam, toccava il record storico di 340 euro per megawatt/ora, il Gruppo Pittini ha comunicato di aver fatto richiesta, a partire da domani, lunedì 29 agosto, di cassa integrazione. L'ammortizzatore sociale scatterà per tutti i 751 dipendenti del gruppo Pittini che lavorano negli stabilimenti di Osoppo, per le prossime 5 settimane. La comunicazione è stata fatta ai sindacati con una missiva nella quale, in maniera stringata, venivano spiegate anche le motivazioni, legate al “complesso quadro congiunturale venutosi a determinare, su cui pesano fortemente le incertezze generate dalle attuali tensioni geopolitiche, i problemi legati alle supply chain (catene di fornitura), nonchè le importanti pressioni inflazionistiche. Tale quadro, aggravato dalle ulteriori impennate dei prezzi dei fattori energetici, impatta negativamente e significativamente sulla domanda di prodotto finito nelle filiere chiave dei mercati di riferimento serviti dal comprensorio produttivo di Osoppo”.
A Verona i lavoratori restano col fiato sospeso. Qui, conferma la Fiom Cgil di Verona, alcuni turni di lavoro sono già stati fermati. Già a fine febbraio il Gruppo, a causa dell’impennata dei costi dell’energia conseguenti al conflitto russo-ucraino, aveva sospeso per alcuni giorni le lavorazioni a caldo avviando la cassa integrazione per i dipendenti.