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Contro Monti e per Tosi, la destra prova a far quadrato

VERSO LE ELEZIONI. All'assemblea di Fiamma Futura esponenti dei vari movimenti della galassia. Oggi Maroni in Fiera
Storace attacca il primo ministro «Bin Loden». Miglioranzi: «La nostra area si riconosce nell'operato del sindaco»
Andrea Miglioranzi, consigliere della Lista Tosi e leader di Fiamma Futura a Verona FOTO MARCHIORI
Andrea Miglioranzi, consigliere della Lista Tosi e leader di Fiamma Futura a Verona FOTO MARCHIORI
Andrea Miglioranzi, consigliere della Lista Tosi e leader di Fiamma Futura a Verona FOTO MARCHIORI
Andrea Miglioranzi, consigliere della Lista Tosi e leader di Fiamma Futura a Verona FOTO MARCHIORI

«La Destra non tifa per la rottura dell'asse Berlusconi-Bossi perché altrimenti tornano i democristiani ed è la fine». Ha ribadito così la posizione del partito Francesco Storace all'assemblea nazionale dei circoli di Fiamma Futura, il movimento di destra che a Verona fa capo al consigliere della Lista Tosi Andrea Miglioranzi. Nell'auditorium di Veronamercato, il deputato e segretario nazionale de La Destra ha sottolineato le motivazioni del corteo «contro il governo delle banche» di sabato 4 febbraio a Roma. In platea erano presenti esponenti della destra sociale come Massimo Mariotti e l'assessore Vittorio Di Dio, i consiglieri comunali Francesco Spangaro (Lista Tosi) e Ciro Maschio (Pdl, ex An) e anche una piccola rappresentanza della destra estrema del Veneto Fronte Skinhead. Storace ha parlato di «sovranità nazionale, perché la gente deve poter tornare a scegliere chi la governa», di «sovranità monetaria con la nazionalizzazione della Banca d'Italia», e ha poi attaccato il primo ministro Monti arrivando a soprannominarlo «Bin Loden». Era atteso anche il sindaco Flavio Tosi che però, ufficialmente, è stato «trattenuto in Lombardia». All'evento si vociferava di un incontro urgente con Roberto Maroni, anche se l'ex ministro oggi arriverà in città. Grande fibrillazione quindi nella Lega e nella compagine di destra che ha già dichiarato di appoggiare il sindaco per le prossime amministrative, ma durante il convegno nessuno ha osato accennare all'alleanza in bilico con il Pdl. Probabilmente, l'idea era che fosse lo stesso Tosi ad annunciare novità in proposito. Miglioranzi, facendo riferimento ai valori dei giovani di CasaPound (per altro non presenti all'iniziativa), ha ricordato che Fiamma Futura ha avuto il «merito di mantenere ferma la barra a destra meritandosi il rispetto dei gruppi che gravitano nell'area». A quella stessa area «che si riconosce nell'operato di Flavio Tosi». Una sorta di conciliazione tra le anime della destra che negli ultimi anni si sono sempre più frammentate ma che, in vista delle elezioni, potrebbero trovare una conciliazione. Non casuale quindi l'intervento di Giordano Caracino, rappresentante del Veneto Fronte Skinhead, che ha ammesso di «guardare con interesse ai circoli di Fiamma Futura». All'incontro ha preso la parola anche un leghista doc, l'eurodeputato Lorenzo Fontana. Interventi contro il governo anche quelli di Piero Puschiavo, presidente nazionale di Fiamma Futura, e di Manuel Negri responsabile della linea politica del movimento.

Giorgia Cozzolino

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