<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Costermano

Il «ponte tibetano più lungo d'Italia» alla fine non si fa più

Lo ha annunciato con un video il sindaco: motivo, i pareri negativi da parte degli enti dopo la conferenza di servizi
Un gruppo di coraggiosi mentre percorre un ponte tibetano
Un gruppo di coraggiosi mentre percorre un ponte tibetano
Un gruppo di coraggiosi mentre percorre un ponte tibetano
Un gruppo di coraggiosi mentre percorre un ponte tibetano

Costermano Il ponte tibetano tra Marciaga e Costermano non si farà. L’annuncio dello stop alla tanto discussa opera voluta dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Stefano Passarini è stato dato dallo stesso primo cittadino attraverso un video diffuso sul proprio canale Youtube ieri pomeriggio. L’amministratore del paese gardesano è intervenuto spiegando che la decisione è derivata in conseguenza ai pareri pervenuti dagli enti pubblici preposti ad esprimersi sull’opera, a seguito della conferenza dei servizi che doveva vagliare lo studio di fattibilità tecnica ed economica dell’intervento.

Ambiente Passarini ha precisato come il giudizio delle autorità incaricate si è focalizzato principalmente su due aspetti: uno paesaggistico e uno idrogeologico. «Come emerso dalla Soprintendenza», afferma il sindaco di Costermano, «dal punto di vista paesaggistico l’opera risulterebbe idonea e solo con aggiustamenti formali da eseguire. Invece, dal punto di vista idrogeologico», rivela il primo cittadino del paese dell’entroterra gardesano, «la Forestale ha sollevato aspetti sostanziali che rendono l’opera non idonea dal punto di vista geomorfologico».

 

«Mi dispiace del parere vincolante emerso, perché sono convinto della funzionalità territoriale del ponte nel chiudere l’anello ciclopedonale e nel contribuire a rendere unico il nostro territorio», aggiunge Passarini, «ma come ho sempre detto e ribadito (come in occasione dell’assemblea pubblica del 28 settembre scorso) l’opera sarebbe stata realizzata solo se avesse soddisfatto e garantito al cento per cento tutti i requisiti sulla sicurezza e che in caso contrario avremmo subito bloccato la progettualità. Pertanto prendiamo atto del parere senza attivare ulteriori verifiche o confronti tecnici: la progettualità del ponte ciclopedonale è interrotta non per questioni formali o di opportunità ma per questioni legati alla sicurezza». Dopo l’esito dei pareri, la Giunta convocata ieri sera, non ha convalidato il progetto del ponte, su cui quindi si mette la parola fine.

Polemica Subito dopo la diffusione della notizia, la lista civica Siamo Costermano rappresentata in Consiglio da Augusto De Beni, Alex Sometti, Barbara Gelmetti e Pier Giorgio Tambalo, ha inviato un’interrogazione al sindaco e al segretario comunale chiedendo la convocazione urgente di un consiglio comunale in cui chiedono che Passarini informi l’aula nel dettaglio sull’esito puntuale della conferenza dei servizi e soprattutto chiedono le dimissioni dello stesso primo cittadino. «Alla luce di quanto emerso da Report e dagli ultimi accadimenti, riteniamo che il sindaco non sia in grado di amministrare», precisa De Beni.

Leggi anche
Costermano, serata ad alta tensione per l'intervista di Report al sindaco

«Sarebbe opportuno si dimettesse». Sulla notizia interviene anche la senatrice malcesinese Aurora Floridia, che sul tema aveva già presentato un’interrogazione ai ministeri dell’Ambiente e delle Infrastrutture e posto all’attenzione del Senato l’argomento in un question time: «Il ponte non si farà per motivi di sicurezza. Il rischio idrogeologico in questa area protetta è molto alto. Grave averlo ignorato e aver speso fondi pubblici per la sua progettazione», afferma Floridia, ringraziando anche le associazioni e la cittadinanza «impegnate per contrastare la realizzazione del ponte sospeso».

Emanuele Zanini

Suggerimenti