Inizia domani il confronto tra la Regione del Veneto e i sindaci dei 15 Comuni del Parco della Lessinia, alla luce dell’emendamento al collegato con il quale sono state apportate modifiche alla legge regionale «Norme per l’Istituzione del Parco regionale della Lessinia».
L’Assessore ai Parchi Cristiano Corazzari ha infatti organizzato un incontro con i primi cittadini interessati: Sant’Anna d’Alfaedo, Erbezzo, Bosco Chiesanuova, Velo, Roverè, Selva di Progno, Grezzana, San Giovanni Ilarione, Roncà, Vestenanova, Dolcè, Fumane, Marano di Valpolicella, Altissimo e Crespadoro.
VALDEGAMBERI POLEMIZZA
Dopo il «no» al piano degli ambientalisti, arrivano intanto le dichiarazioni del consigliere regionale Stefano Valdegamberi, principale promotore delle novità legislative: «Noto come la quasi totalità di questi interventi provengono da persone che vivono ben lontane da questa realtà montana di cui hanno a volte una visione bucolico-fiabesca fuori dalla realtà di chi quotidianamente ci vive e ci lavora e, nonostante le mille difficoltà, continua a crederci e a programmare quassù il futuro per sé e per i propri figli». «La montagna è di tutti - proseuge il Consigliere - ma lo è anche la città e la pianura dove essi vivono e dove non hanno fatto nulla perché non venisse sfregiata, pensando ora di ripulirsi la coscienza creando una zona di riserva indiana dove tutto è proibito o reso complicato, compreso l'esercizio della tradizionale attività agro-silvo-pastorale. Coloro che amano più di tutti la nostra bella montagna sono i montanari che, nonostante le mille sirene che ogni giorno li porterebbero a scendere verso la città, ancor oggi resistono e qui hanno deciso di sviluppare le loro attività e di dare un futuro ai loro figli».