Cos’è successo all’aria, alla terra, alla vicinissima falda acquifera durante i giorni del rogo? Il devastante incendio che in poche decine di minuti, bruciando poi per tre giorni consecutivi, ha intaccato i 26mila metri quadri dello stabilimento Coati tra l’abitato di Parona e quello di Arbizzano ha lasciato conseguenze sul territorio? Se sì, quali? E ancora, quale sarà il futuro di questa zona industriale che già in passato ha dato problemi di convivenza soprattutto alla zona residenziale di Parona, a pochi passi dal salumificio?
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Tanti interrogativi aperti e un incontro pubblico
Per cercare di dare risposte a questi temi, interrogativi ancora aperti, è in fase di costituzione il nuovo comitato di cittadini “Salviamo Parona e Arbizzano”. L’appuntamento, aperto a tutti gli interessati, è per questa sera, 1° marzo, alle 21, nella sala civica – Centro d’incontro di Parona, in Largo Stazione Vecchia, 10.
L’obiettivo della riunione è quella di un confronto aperto su queste tematiche che da due settimane circa stanno rimbalzando sulla bocca dei residenti della zona, alle prese con tanti interrogativi ancora senza risposta e con vecchie e nuove criticità, come la strada, quella che corre parallela alla provinciale, ancora chiusa.
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Il movimento è nato spontaneo all’indomani di quel giovedì 9 febbraio quando la nube nera che si levava dal salumificio ha nascosto il sole ai due centri residenziali. La nube pesante, l’odore acre ha aleggiato per giorni tra Parona e Arbizzano, ma anche a Nassar e dintorni, rendendo l’aria irrespirabile e costringendo parecchie famiglie addirittura ad allontanarsi da casa. Cresciuto via social, questa sera il comitato si costituirà ufficialmente presentando il proprio statuto e raccogliendo adesioni e istanze. L’obiettivo è di confrontarsi con enti e amministrazioni, quella di Negrar e quella di Verona.
Alla riunione sarà presente anche la presidente della seconda circoscrizione Elisa Dalle Pezze. «Mi sembra giusto e corretto aprire questo spazio comune e dare la possibilità ai cittadini di confrontarsi: stiamo parlando di diritto alla salute», riflette la presidente Dalle Pezze, stasera in sala come uditrice. La stessa Dalle Pezze è stata tra i promotori del tavolo tecnico di confronto fra i due Comuni interessati che ha come obiettivo quello di assicurare la massima sicurezza in termini sanitari ed ambientali nella zona circostante l’incendio. Il tavolo tecnico, impegno condiviso dal sindaco di Negrar di Valpolicella Roberto Grison e dall’assessore all’Ambiente del Comune di Verona Tommaso Ferrari, dovrebbe tornare a riunirsi anche in questi giorni.
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