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La tragedia

Donava protesi ai bimbi vittime di guerra, Luca è morto in moto in Angola. La moglie: «L'uomo migliore che abbia mai conosciuto»

Falcon aveva subito un'amputazione dopo un incidente stradale ma era tornato in sella e aveva fondato l'associazione Karma on the Road
Luca con la moglie Giulia
Luca con la moglie Giulia
Luca con la moglie Giulia
Luca con la moglie Giulia

Nella sua seconda vita dopo un grave incidente in moto nel 2016, Luca Falcon ha voluto fare la differenza e c’era riuscito. Amputato alla gamba sinistra e con il gomito compromesso, è tornato in sella alla due ruote e con la moglie Giulia aveva fondato l’associazione Karma on the Road per raccogliere e ricondizionare protesi ortopediche da donare in particolare ai bambini africani vittime delle continue guerre civili. A volte però la sorte non guarda chi, dove e come colpire. Luca è morto in sella alla sua moto, in un incidente stradale in Angola, una delle tappe di un lungo viaggio che l’avrebbe portato in Sudafrica. «Ho sempre bisogno di mettermi alla prova», aveva postato sui social prima della partenza.

 

Una morte incomprensibile

La lettura di un post sui social, di un giovane rider morto in un incidente, aveva messo in allarme i famigliari e contattata l’Ambasciata di Angola ne hanno avuto conferma; ora vogliono comprendere cosa sia accaduto e organizzare il rientro della salma per l’ultimo saluto. Le dinamiche dell’incidente sono ancora al vaglio della polizia del posto. Proprio nella Repubblica di Angola il giorno prima dell’incidente, Luca aveva compiuto 35 anni e su Karma on the Road aveva postato una riflessione, che diceva molto di lui: «Da ragazzino pensavo che arrivato ai 35 sarei dovuto essere realizzato: una famiglia, soldi e il giusto successo, magari essere sempre in camicia. Ma cos’è il successo? Boh... Oggi compio 35 anni e sono da solo in mezzo all’Africa, su una moto piena di fango e senza una gamba. Il Luca ragazzino avrebbe di sicuro storto il naso, ma diciamolo: dopo l’incidente nel 2016 sono cambiato molto. Oggi sono tremendamente felice. Sono felice perché il successo è essere liberi o quantomeno essere liberi di essere se stessi. Ho intorno persone che mi vogliono bene per quello che sono e non per come si aspettano che io sia. Ho una moglie che mi ama e mi lascia i miei spazi! Sono felice perché a 35 anni so ancora sognare».

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La passione per i viaggi

Con Giulia in sella alla moto amava raggiungere destinazioni lontane sempre con l’intento di raccogliere donazioni. Negli ultimi due anni Luca e Giulia, con la loro associazione no-profit hanno raccolto quasi 600 protesi usate; rigenerate le hanno donate ai centri riabilitativi dell’Africa, studiando e approfondendo nel contempo la tecnica di montaggio, sostituzione dei pezzi usurati, e adattamento del materiale di riciclo. «Hai una protesi usata da donare? Abbiamo un servizio pick-up gratuito delle protesi usate. Contattateci, aiuterai qualcuno a camminare di nuovo» è il principio di Karma on the Road, unica realtà in Italia che promuove la raccolta delle protesi e mira a sensibilizzare sui problemi che devono affrontare gli amputati.

Luca Falcon con bambini africani durante uno dei suoi viaggi di Karma on the Road
Luca Falcon con bambini africani durante uno dei suoi viaggi di Karma on the Road

Il primo viaggio in Africa risale al 2020: tramite la charity Legs4Africa i due veronesi consegnano le protesi a vari centri riabilitativi africani tra cui l’Orthopedic Training Center di Accra, in Ghana. Recentemente ancora l’Africa versante occidentale fino alla Costa d’Avorio, viaggio ripreso in solitaria: Giulia l’aveva accompagnato all’aeroporto di Bologna, e nel post del 4 febbraio l’aveva salutato sapendo quanto ci tenesse. Dal Ghana seguendo il tracciato dei post social su Karma on the Road, si era spostato in Nigeria, poi Camerun, e dal Congo all’Angola. Tanta fuoristrada e con più di un imprevisto, e qualche tappa in più per conoscere i luoghi, incontrare i ragazzi e consentire al corpo di riposare e recuperare. «Durante il progetto solidale Ride your Life, a metà strada di un’impresa che pensavo impossibile, ho deciso di arrivare fino al punto più a sud dell’Africa, se ci riesco raggiungo un obiettivo per me impensabile». E ancora: «Il mio problema resta il braccio sinistro. Se ce la farò nonostante i limiti che mi impone, questo handicap mi sarà più leggero da accettare».

 

Il ricordo della moglie

 

 

«Raggiungerò il Sud-Africa, o morirò provandoci.” Cit. Luca Falcon. Sempre epico, il mio amore era fatto così, o tutto o niente…». Così esordisce Giulia Trabucco, la moglie in un post su Facebook scritto con il cuore in mano. «Lui era felice, il post del suo compleanno lo dimostra, inoltre mi hanno detto che è stato istantaneo, non si deve essere accorto di niente. Almeno sappiamo che si è spento facendo ciò che amava di più nella vita: viaggiare in moto. Io invece resto qui. A chiedermi che senso abbia una cosa del genere».

La donna ricorda le difficoltà vissute anche come coppia dopo l'incidente in cui Luca aveva perso la gamba. «Abbiamo messo tutti noi stessi per superare l’incidente in cui era stato investito nel 2016, abbiamo deciso di vedere il lato positivo, lui è stato una roccia e ha lottato per tornare a vivere e ispirare gli altri».

«Mio marito, il mio Scronky come lo chiamo io, è l’uomo migliore che abbia mai conosciuto, la mia “persona preferita”, il primo a cui volevo raccontare ogni cosa, a cui chiedevo consigli e con cui volevo continuare a condividere la mia vita, divertendoci e facendo del bene. Ora non so cosa dire, so solo che sento un vuoto che mi strappa l’anima. So che gli volevate bene e per questo vi giuro che onorerò la sua memoria», conclude promettendo il docu-film che uscirà e sarà la testimonianza della sua forza. 

 

Il cordoglio del presidente della Camera

"Dopo un terribile incidente stradale aveva fondato Karma on the Road, realtà che ha recuperato e donato centinaia di protesi ortopediche in particolare ai bambini africani vittime della guerra. La storia di Luca Falcon, di cui piangiamo la scomparsa, è una storia di coraggio, di uno spirito forte che ha superato le difficoltà mettendosi al servizio degli altri e facendo del bene. La sua scomparsa ci addolora profondamente. Siamo vicini alla moglie, a tutti i suoi familiari e a chi, in questi anni, è stato suo compagno di strada".

Cosí il Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana, a proposito dell'incidente stradale in Angola in cui ha perso la vita il 35enne di Verona Luca Falcon.

 

Anna Perlini

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