Lo spettro di un’ipotesi dolosa sul maxi rogo alla Sev di Povegliano sembra aggirarsi sulle indagini dei carabinieri della compagnia di Villafranca e ora anche del Nucleo ecologico dell’Arma di Treviso. Basta pensare che gli investigatori stanno passando al setaccio i filmati delle telecamere sparse in tutta la zona attorno al capannone di via Zanibelli per verificare la presenza di personaggi sospetti.
Ieri non è arrivata la svolta nelle indagini sull’incendio, scoppiato domenica nel capannone della società di smaltimento di rifiuti «Sev 2.0 srl industries», come riporta il sito della società. A complicare le verifiche degli inquirenti, è stato lo stesso capannone della società diventato pericolante a causa degli effetti del terribile mix di calore e fuoco. Un effetto micidiale che ha provocato il crollo del tetto e l’impossibilità, quindi, per chiunque di avvicinarsi e svolgere i rilievi di ciò che è stato risparmiato dalle fiamme. Ieri i vigili del fuoco hanno lavorato per tutto il giorno e hanno raffreddato il materiale bruciato ed evitare che l’incendio possa riprendere vigore, mettendo di nuovo a repentaglio la salute dei quasi centomila residenti nel Villafranchese.