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I funerali della 17enne

Un cuore in cielo
per ricordare
l'amica Costanza

di Camilla Madinelli
Gli amici di Costanza con la lanterna (Madinelli)
Gli amici di Costanza con la lanterna (Madinelli)
Una lanterna per ricordare Costanza

Commozione ma anche sorrisi e tanta voglia di guardare al futuro, in ricordo e in nome di Costanza. Gremita la chiesa di San Giorgio in Braida, stamattina, per salutare Costanza Mancini, la diciassettenne di Santa Maria di Negrar morta il 29 marzo a seguito dell'incidente stradale avvenuto in Valpolicella, a Bure di San Pietro in Cariano. Moltissimi giovani hanno partecipato alla cerimonia funebre. Gremito anche il sagrato fuori della chiesa. In ricordo dell'amica scomparsa, i compagni di classe hanno acceso e fatto volare in cielo una lanterna cinese a forma di cuore.

 

«Costanza di nome e di fatto, Costanza che amava vivere, Costanza che rapiva e incuriosiva tutte le persone che incontrava...». Perché Costanza Mancini, inosservata, non passava proprio mai. «Preferiva stare in disparte anziché apparire, eppure la si percepiva ovunque». Così i compagni del liceo classico Agli Angeli ricordano la loro amica, spentasi martedì a dieci giorni di distanza dall’incidente stradale avvenuto a Bure, nel toccante testo che pubblicheranno nel giornalino della scuola, La Fenice, nel numero di aprile, e che noi abbiamo anticipato sul nostro giornale.

E così i compagni di liceo l'hanno ricordata anche questa mattina ai funerali nella chiesa di San Giorgio in Braida, a Verona, partecipando insieme agli ex compagni di classe al ginnasio del Maffei e a tutti gli amici di Costanza. Quelli che condividevano con lei la passione per la musica, l’amore per lo studio dell’inglese e gli animali, lo sprint sui campi da tennis. Tutti stretti in un abbraccio fortissimo ai genitori di lei, Giorgio e Olga Bussinello, e soprattutto alla sorella gemella Carlotta.

Costanza è stata ricordata anche l’altra sera al Consiglio comunale di Negrar (la famiglia vive ad Arbizzano), dove il sindaco Roberto Grison, che questa mattina sarà ai funerali, ha chiesto un minuto di silenzio per testimoniare ancora la vicinanza di tutta la comunità alla madre, al padre e a Carlotta.

Nelle chiesa in riva all’Adige, in città, dove le due gemelle erano state battezzate, anche moltissimi amici e colleghi di lavoro dei genitori della diciassettenne, molti dei quali in questi giorni hanno fatto sentire la loro vicinanza affettuosa alla famiglia. Giorgio Mancini è un avvocato molto conosciuto, Olga Bussinello il direttore generale del Consorzio Tutela Vini Valpolicella. Ma ora, per tutti, altro non sono che i genitori di Costanza.

Un papà e una mamma che hanno vissuto dieci giorni di calvario in ospedale, durante i quali la vita della figlia è rimasta appesa a un filo a causa dei gravi traumi riportati in un incidente stradale, ma che non avevano mai smesso di sperare.

Un papà e una mamma che hanno scoperto, in questi lunghissimi dieci giorni, quanto fosse speciale e unica quella piccola, grande donna dai tanti talenti e dai mille interessi.

I genitori hanno deciso di donare gli organi della ragazza ed espresso il consenso per l’espianto di cuore, polmoni, primo strato di pelle e tutto ciò che potrà restituire la vita ad altri bambini e ragazzi.

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