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RIDISEGNATO IL PROGETTO

Arsenale, reperti
romani nel cantiere
del parcheggio

di Marco Cerpelloni
Il cantiere del parcheggio dell’ex Arsenale
Il cantiere del parcheggio dell’ex Arsenale
Il cantiere del parcheggio dell’ex Arsenale
Il cantiere del parcheggio dell’ex Arsenale

Ex Arsenale, spuntano reperti romani nel cantiere del parcheggio. Dopo il ritrovamento di una cisterna asburgica sono stati portati alla luce nuovi reperti, questa volta di epoca romana: un complesso produttivo di 700 metri quadrati mosso dalla forza dell’acqua.

L’eccezionale ritrovamento riunisce una costruzione con muri in ciottoli di fiume, un recinto di forma rettangolare che un tempo era munito di porticato a copertura di piccoli ambienti e di cui si sono conservate alcune tracce di pavimentazione, un muro conservatosi in alzato per circa 80 centimetri, un ulteriore ambiente rettangolare con una porzione suddivisa in cinque piccoli vani quadrangolari, una condotta con lastre calcaree per aumentare la velocità dell’acqua a servizio di una ruota nel suo punto più stretto ed altri ambienti paralleli di forma allungata. Una scoperta inaspettata venuta alla luce tra l’impianto per la raccolta delle acquee piovane di epoca asburgica e il muro su via Cappellini. Un ritrovamento che ridisegna l’intera distribuzione del parcheggio e che modifica la posizione della rampa d’accesso ponendo anche una diversa dislocazione delle griglie di ventilazione. Sarà, infatti, creata un’unica rampa rettilinea a doppio senso di circolazione sul lato nord, prima era di forma elicoidale, e i pozzi di ventilazione non interferiranno con i reperti romani.

Questi ultimi, saranno ricollocati all’aperto, mentre per vedere la cisterna asburgica si dovrà scendere al primo piano interrato. Una soluzione emersa da un tavolo di confronto tra la società concessionaria ed i progettisti con l’amministrazione comunale, la Soprintendenza beni architettonici e la Soprintendenza archeologica che ha dato il nulla osta. Così, la canalina rivestita in pietra, compresa di muri laterali e spalle della «chiusa» con i relativi tratti di pavimentazione, parte del muro est e le tracce dell’adiacente porticato, saranno portati in superficie. Tutti i reperti da conservare saranno restaurati e valorizzati come pure saranno recuperate le altre tracce di fondazione con un richiamo nella sistemazione del verde nel parco.

Ma questo è un progetto in divenire e che dovrà essere approvato dalle soprintendenze competenti.

Ci sarà anche posto per la storia raccontata: infatti, sarà visibile un documentario di circa un quarto d’ora in una apposita sala multimediale che sarà creata accanto alle casse. L’ultima revisione del progetto ha comportato, inevitabilmente, un nuovo layout distributivo dei posti auto che ora sono 459: 429 stalli di cui 5 riservati ai disabili e 20 box. Nel precedente progetto, già variato rispetto al primo per il ritrovamento dell’impianto ipogeo di raccolta delle acque piovane austriaco, i posti auto complessivi erano 328 di cui 4 riservati ai disabili e 56 box.

IL progetto originario definitivo approvato nel febbraio 2013 prevedeva un totale di 200 posti auto di cui 3 riservati ai disabili e 148 box. La superficie utile a parcheggio si sviluppa al primo livello interrato su un’area lorda di circa 4.960 metri quadrati e negli altri due interrati di circa 4.885 ciascuno.

L’ingresso al parcheggio sarà creato in un tratto di muro di cinta rimaneggiato dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale. L’attuale variante di progetto, presentata dal vicepresidente della seconda circoscrizione Ernesto Paiola, ritorna in Comune con l’approvazione del consiglio di via Villa. L’offerta integrata di posti auto a rotazione, di abbonamenti a 24 ore e notturni permetterà di rispondere alle varie esigenze sia degli abitanti del quartiere di Borgo Trento che di altri utenti. Con l’avvio del nuovo parcheggio di via Cappellini sarà liberata l’area interna all’ex Arsenale con ingresso da via Todeschini.

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