<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Adesione all'80 per cento nel Veronese

Sciopero ferrovieri: 30 treni soppressi
«Veneto, ancora poche assunzioni»

Il bilancio dell'agitazione di ieri

Almeno 30 treni soppressi solo nel Veronese è il risultato dello sciopero dei ferrovieri che si è svolto ieri con adesioni dell'80% del personale a bordo e alla macchina dei Freccia, il 98 percento del personale delle officine, il 70 per cento alle biglietterie e dell'oltre il 50 per cento degli operatori sui treni regionali.

 

Ad annunciarlo sono le segreterie provinciali e regionali di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Af ed Slm-Fast che fanno sapere: «L'altissima adesione dei ferrovieri allo sciopero di ieri, a sostegno dell'occupazione nel territorio, dimostra quanto importanti siano gli obiettivi, presenti e futuri, dell'azione sindacale nella regione. I lavoratori si oppongono alle azioni unilaterali dell'azienda, alla creazione di strutture non concordate, al conferimento di attività importanti e strategiche ad aziende esterne che utilizzano contratti di lavoro in somministrazione, senza alcuna garanzia di continuità operativa».

 

In un comunicato i sindacati sottolineano che «i lavoratori si oppongono al trasferimento di produzione dal sito manutentivo Lunga Percorrenza del territorio, pur essendo evidente la capacità produttiva, la volontà e le competenze dimostrate dai lavoratori, e allo svuotamento degli impianti Equipaggi Lunga Percorrenza e all'insufficiente numero di assunzioni operate, nonostante il Veneto sia una regione fondamentale nell'ambito dei flussi turistici nazionali».

 

Andrea Sivero, delegato per il trasporto regionale della Fit-Cisl di Verona, spiega: «I lavoratori hanno scioperato compatti perché, in una regione dov'è sensibile l'incremento dell'utilizzo del mezzo ferroviario e dove è deciso l'aumento di efficienza del sistema, siano riconosciuti i loro sforzi nel processo di cambiamento, garantendo loro un futuro. I lavoratori e la cittadinanza, che ha dimostrato di comprendere le ragioni dello sciopero, ritengono centrale il ruolo del Veneto per ciò che riguarda il trasporto ferroviario. Questo è uno sciopero giusto, crediamo che alle nostre giuste richieste l'azienda dovrà dare una pronta risposta: per il lavoro, per la tutela di tutti e per mantenere nel territorio una buona occupazione che dia prospettive».

 

E conclude: «Ci aspettiamo una convocazione a breve in cui l’azienda dia, rispetto ai temi sollevati, soluzioni e programmi utili al miglioramento e alla strutturazione dei processi». 

G.Coz.

Suggerimenti