Archiviate le elezioni - indirette - per il Consiglio provinciale, di 16 membri, di cui oggi si conoscerà la nuova composizione (altro articolo) le forze politiche veronesi guardano ora alle elezioni amministrative di primavera, in 14 Comuni scaligeri fra cui Verona, per il dopo Tosi bis.
Per la corsa alla Provincia, in una delle tre liste, quella del centrodestra, erano presenti candidati consiglieri dell’area di Verona Domani, Andrea Sardelli, consigliere a Verona, e Luca Zamperini, a Villafranca, un’area del capogruppo della Lista Tosi in Regione, Stefano Casali, già candidatosi a sindaco. Questo passaggio sta creando più di un grattacapo alla maggioranza di Tosi in Consiglio comunale - e bocciato il bilancio 2017/2019 in tutte e otto le circoscrizioni - per la «doppia appartenenza» di alcuni esponenti, fra cui anche quelli del Popolo della famiglia. Ciò inciderà sulla campagna amministrativa, nella quale la Lega sta individuando il proprio candidato. Nel frattempo il Movimento 5 Stelle stringe i tempi per l’assemblea in cui dovrà emergere il suo candidato, mentre il Pd lavora per le primarie per le quali ufficialmente si è presentato Damiano Fermo, consigliere comunale, e si parla dell’ex consigliere regionale Gustavo Franchetto. Il Pd renziano cerca però anche un nome esterno, civico, capace di allargare il consenso oltre il partito. Fare! e Tosi attendono il possibile terzo mandato, Michele Croce, di Verona Pulita, continua la sua battaglia.
Nella corsa a Palazzo Barbieri, per la quale è in pista anche Marco Giorlo, di Tutto Cambia, c’è anche il Msi-Dn, che corre da solo. Lo dice William Dapiran, coordinatore del Msi-Dn di Verona, che con la segretaria Paola Soprali e il responsabile dei gazebi Alessandro Lapolla è stato a Roma all’assemblea nazionale. «La nostra presidente Cannizzaro, in base anche alle testimonianze da noi riportatele, si è sempre più convinta che il Msi, a Verona, debba correre da solo. Dobbiamo riconquistare la fiducia della vera destra veronese. Il nostro programma sarà “Prima sistemiamo i cittadini, e dopo la città”».E.G.