<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Lega già all’attacco per il dopo-Tosi

Obiettivo autonomia regionale e federalismo fiscale. Ma la battaglia è già su due fronti: elezioni in 24 Comuni veronesi - presumibilmente il 10 giugno, con possibili ballottaggi il 24, che riguarderebbero soltanto San Giovanni Lupatoto e Bovolone - e poi quelle di Verona l’anno prossimo, per il dopo-Tosi. La Lega Nord di Verona, dal congresso nazionale della Liga Veneta svoltosi domenica in fiera con l’elezione a segretario di Giannantonio Da Re, trevigiano, porta a casa due consiglieri nazionali eletti - il presidente del Consiglio comunale Luca Zanotto e l’ex assessore comunale Enrico Corsi - che si aggiungono al segretario provinciale Paolo Paternoster che ne fa parte in quanto appunto segretario. E c’è poi Vito Comencini, consigliere della Terza circoscrizione (Borgo Milano, Chievo, San Massimo) membro di diritto perché coordinatore dei Giovani Padani del Veneto. «Questo congresso», dicono Paternoster e il senatore Paolo Tosato, «ha dimostrato una grande compattezza del nostro partito e dei 135 delegati veronesi, che hanno tutti votato per Da Re».

Zanotto sottolinea la necessità, espressa al congresso dal segretario federale Matteo Salvini e dal presidente della Regione Luca Zaia, «di andare avanti nel solco delle radici, ma garantendo rinnovamento, per contrastare la politica di Renzi». Per il dopo Flavio Tosi, a Verona, la Lega punta all’alleanza con Forza Italia, Fratelli d’Italia, Battiti. «Tutti tranne Pd, Area Popolare, Ncd, Fare!, che sostengono Renzi», dicono i leghisti, che per Verona hanno lanciato come possibili candidati sindaco i nomi dell’assessore regionale Luca Coletto, di Zanotto e di Tosato, segretario cittadino. A proposito di Tosato, il partito, come spiega Paternoster, ha ottenuto la deroga dal federale di ricandidarlo come segretario cittadino, «perché ci serve». Il congresso ha poi approvato la mozione di Comencini «per portare avanti l’indipendenza del Veneto in concomitanza con il 150° anniversario del plebiscito truffa del 1866 con cui il Veneto fu annesso al Regno d’Italia, il contrasto al fondamentalismo islamico in Veneto e che i sindaci leghisti del Veneto indossino la fascia con i colori del proprio Comune anziché il tricolore».

E Francesco Vartolo, è stato eletto membro supplente dei probiviri della Liga Veneta, che decidono sui provvedimenti disciplinari verso i militanti.E.G.

Suggerimenti