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Il personaggio

La pioniera delle donne pilota: «Quell'atterraggio in Bra...»

di Alessandra Vaccari
Il personaggio
Maria Concetta Micheli, prima donna pilota di elicotteri civili
Maria Concetta Micheli, prima donna pilota di elicotteri civili
Maria Concetta Micheli, prima donna pilota di elicotteri civili
Maria Concetta Micheli, prima donna pilota di elicotteri civili

È stata la prima donna italiana pilota d'elicottero. Una carriera piena di successi e di esperienze da raccontare, come farà giovedì ad una delle serate organizzate da Verona All Top. Qualche anno fa, qualcuno forse lo ricorda, è persino atterrata in piazza Bra. Maria Concetta Micheli, aretina di origine, non ha problemi a dire di aver 75 anni, è molto orgogliosa della carriera che ha fatto e dei riconoscimenti che ha ricevuto, perché come dice lei stessa, «sono la dimostrazione della grande apertura di questo paese verso le donne. Ogni mio successo è un vanto per tutte le donne».

Maria Concetta Micheli s'è innamorata della professione di elicotterista durante una gita all'aeroporto di Firenze. «C'erano esercitazioni militari per reclutare persone», dice il pilota, «mi fecero fare un giro e io decisi che quello sarebbe stato il mio lavoro. Andai a casa e lo dissi a mia madre che subito risultò perplessa, ma poi mi disse che i lavori migliori sono quelli che si amano». Così, nel 1971, consegue il brevetto di pilota di elicottero alla scuola Nardi all'aeroporto di Bresso, in provincia di Milano. Successivamente ha iniziato la sua attività di formazione nell'aviazione, specializzandosi in elicotterista, all'Agusta Costruzioni Aeronautiche all'aeroporto di Milano Malpensa, specializzandosi sia nel settore di volo che in quello tecnico.

E poi via via sempre nell'aviazione civile acquisendo diverse esperienze di volo in montagna, nel trasporto materiale, nella costruzione di rifugi, nel trasporto foraggi per animali ed effettuando atterraggi su zone impervie e di difficile accesso. Ha inoltre prestato servizio nei voli civili di collegamento tra Cascina Costa alla Costa Smeralda e successivamente da Napoli a Ponza. «Quando atterrai andai a pranzo con gli altri», racconta divertita Maria Concetta Micheli. «Vedevo un giovanotto che continuava a guardarmi. A un certo punto vedendo l'insistenza di quello sguardo chiesi che cosa avesse. E lui: "Ma lei mangia". Era sbalordito, c'erano mille tabù, dicerie, tipo quello che i piloti non mangiassero».Aggiunge il pilota: «Ho aperto un'era, mi sono battuta per le donne, per la loro carriera anche in divisa. Se non avessi fatto il pilota avrei fatto il meccanico, sono diplomata per farlo. Sempre un lavoro maschile, comunque. E questo non significa perdere in femminilità, semplicemente avere un carattere molto determinato».

 

È stata corteggiata Maria Concetta, perchè l'allure del pilota la circondava: «Ma non ci ho dato peso. Il mio lavoro è sempre venuto prima di tutto». Nel 1985 il pilota porta un direttore di banca, bardato da Cangrande della Scala a Verona, e atterra in piazza Bra.«Seppi dopo che avevano pure fatto una scommessa su quel giorno», sorride oggi Maria Concetta, «mi avevano tracciato dei cerchi a terra, scommettendo che ce l'avrei fatta. Non fu un atterraggio facile, c'era già la stella e gli addobbi di Natale. Ma ce la feci, quando mi collegai via radio con la torre di controllo e dissi "Campo in vista", dall'altra parte mi sentii urlare un "brava!" Questa è stata una delle mie più grandi soddisfazioni. La più grossa non gliela dico, è soltanto mia, privatissima».

Per informazioni sulla serata di Verona All Top: Cristina Marchi 333.7796600; www.veronaalltop.org.

 

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