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L'analisi del voto

L'exploit della Lega
e l'ascesa M5S
Verona, tutti i dati

L'analisi del voto
Operazioni al seggio
Operazioni al seggio
Operazioni al seggio
Operazioni al seggio

Il voto di domenica scorsa provoca un terremoto a livello nazionale ma anche in città, al di là dell’affermazione della coalizione di centrodestra, c’è qualcosa che sta cambiando negli equilibri tra i partiti: la Lega diventa il primo partito, con un testa a testa all’ultimo voto con il Movimento 5 Stelle mentre il Pd scivola al terzo posto pur conservando la capacità di eleggere tre parlamentari.

Ma è il Carroccio a fare il pieno di parlamentari con un record storico. Le indicazioni più significative emergono, all’interno di un sistema elettorale che fa di tutto per confondere l’elettore e che non dà la giusta rappresentazione dei valori in campo in termini di seggi rispetto ai consensi raccolti, dal voto ai partiti nelle otto circoscrizioni cittadine.

 

LE SCHEDE

L'uninominale nel Veronese

Il proporzionale a Verona

Il proporzionale alla Camera

Il proporzionale al Senato

 

IL PD TIENE (SOLO) IN CENTRO

Prendiamo in esame prima il Senato, dove il voto dei giovani è meno influente: vince la Lega con il 22,66 di un’incollatura sull’M5S al 22,13; terzo il partito democratico con il 20,65. Il Partito democratico si aggiudica la prima e la seconda circoscrizione, vale a dire Centro storico e Borgo Trento, lasciandosi alle spalle grillini e leghisti.

 

PERIFERIE A LEGA A M5S

Nelle altre sei circoscrizioni il Pd non tocca palla, nemmeno in quelle storicamente più favorevoli. In terza Circoscrizione, la popolosa San Massimo con Borgo Milano, vince la Lega con un punto di vantaggio sul Movimento di grillo; alle Golosine e Santa Lucia, altri quartieri molto popolosi, si afferma ancora la Lega con due punti sui Cinquestelle mentre il Pd resta sotto il 20 per cento. Borgo Roma si divide tra la Lega che vince con il 26 e l’M5S che arriva a un soffio mentre il Pd non arriva al 18 per cento.

Borgo Venezia, sesta circoscrizione, vede il Pd in ripresa ma arriva solo al secondo posto dietro ai Cinquestelle che sono il primo partito nella zona; terzo posto per la Lega, a un soffio dal Pd. Testa a testa all’ultimo voto nella settima circoscrizione tra lega e M5S: la zona di San Michele Porto San Pancrazio, considerata da sempre una piccola Stalingrado, è amara per il Pd che segna il 20,86 mentre Lega e M5S volano oltre il 25% e i grillini conquistano il primato. Nell’ottava circoscrizione di Montorio e Quinto questa volta arriva prima la Lega sui Cinquestelle con due punti di vantaggio e il Pd resta al 18%. Forza Italia totalizza il 10,22 ma viaggia due cifre colo nella prima, seconda e terza circoscrizione. Tra le altre liste, Fratelli d’Italia chiude al 5,4; Più Europa della Bonino segna il 4,16; Noi con l’Italia Udc che candidava Tosi si è fermata al 3,87; Liberi e Uguali al 3,36. Sotto il 3 per cento il Popolo della famiglia (2,39); Casapound all’1,41, tutti gli altri sotto l’1 per cento.

 

I GIOVANI SCELGONO LA LEGA

Il voto nelle Circoscrizioni alla Camera, dove si vota dai 18 anni in su, risente dell’ondata dei giovani e chi incrementa in particolare è la Lega di Salvini che rafforza il primato in città chiudendo al 23,47 per cento mentre i Cinquestelle si confermano al secondo posto con il 22,23 e il Pd al terzo posto raggiunge comunque il 20 per cento. Pd che conquista il primato in prima e seconda Circoscrizione (il 25% nella seconda), mentre nelle altre sei è la Lega a fare man bassa tranne che nella Sesta (Borgo Venezia) dove cede al movimento di Grillo.

Però va rilevato che spesso Lega e M5S viaggiano nei quartieri su percentuali molto elevato, tra il 24 e il 26 per cento con punte al 27,5 del Carroccio a Verona sud (Quinta circoscrizione). Forza Italia nel voto per la Camera paga qualcosa rispetto al voto del Senato e non raggiunge il 10 per cento fermandosi a un totale di 9,76: supera le due cifre solo in prima, seconda e terza circoscrizione. Fratelli d’Italia si conferma attorno al 5,3 per cento. Conquista qualcosa di più la lista della Bonino, Più Europa che segna il 4,27 per cento; guadagna qualcosa Liberi e Uguali con il 3,79 mentre scende rispetto al Senato la formazione Noi con l’Italia che supera appena il 3 per cento. Il Popolo della Famiglia chiude con il 2,42 e poi Casapound con l’1,59.

 

CAPPOTTO CENTRODESTRA

La nuova geografia politica cittadina che vede la leadership della Lega, unica formazione politica qui al Nord in grado di contrastare i Cinquestelle che incalzano al secondo posto, appare evidente anche nei collegi uninominali dove la coalizione di centrodestra ha fatto filotto conquistando sei parlamentari su sei (Paternoster, Bertacco, Comencini, Cortelazzo, Bendinelli, Tosato).

Ma in cinque collegi su sei il secondo posto è stato conquistato dal candidato del Movimento Cinquestelle a spese del Partito democratico. Solo Alessia Rotta del Pd è riuscita nel Collegio città a non farsi superare da Marcella Biserni; poi a San Bonifacio Gloria Testoni ha sopravanzato Paola Zanolli; a Legnago la grillina Clara Zanetti ha scavalcato ampiamente Silvio Gandini; a Villafranca la deputata uscente Francesca Businarolo ha superato Isabella Roveroni; nel collegio del Senato città Giovanna Zago del centrosinistra è stata sopravanzata dal grillino Pernechele e a Villafranca per il Senato Monica Bianchetti del M5S ha staccato ampiamente Maurizio Facincani.

La logica ormai è tripolare, il resto è poca cosa.

Maurizio Battista

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