Stavolta davvero, qualcosa si muove. Qualcuno ricorderà la storia dei due fratellini minori sottratti dalla madre di origine marocchina quasi tre anni fa al padre veronese.
L’uomo da allora si è battuto per far rispettare una sentenza del tribunale che affidava a lui i figli, che poi erano stati rapiti dalla donna che li aveva prima portati in Germania e poi in Marocco.
Ieri, a margine dell’assemblea generale delle Nazioni Unite, il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Angelino Alfano, ha avuto un incontro con il suo omologo marocchino Nasser Bourita.
Durante l'incontro, il ministro Alfano ha sollevato alcuni casi di minori contesi tra Italia e Marocco. Si tratta, in particolare, della vicenda del piccolo Ali, sottratto alla madre italiana e portato dal padre in Marocco, e dei due fratelli Elia e Zaccaria, portati in Marocco dalla madre senza il consenso del padre italiano. Per entrambi i casi il ministro Alfano ha auspicato una rapida e positiva soluzione delle vicende, che consenta la localizzazione dei minori e la loro consegna ai genitori italiani, come peraltro stabilito dalle sentenze definitive di rimpatrio pronunciate dai giudici marocchini.
A portare a conoscenza del caso il ministro Alfano era stato il deputato del Pd Vincenzo D’Arienzo, dopo svariati tentativi del padre dei bambini di trovare un aiuto da parte di organi istituzionali e rappresentanti parlamentari veronesi.
Della vicenda s’era occupata anche la trasmissione televisiva «Le Iene» che aveva rintracciato la madre e i bambini. I piccoli ormai parlano quasi esclusivamente arabo e sono stati convertiti alla religione musulmana.
Papà Elmar ha chiesto aiuto anche all’avvocato Giulia Bongiorno, che di recente a Roma, sull’argomento aveva convocato una conferenza stampa.Il padre qualche tempo fa era stato quasi tre mesi in Marocco per cercare di riportare a casa i suoi figli, così come disposto dal tribunale, ma nessuna autorità marocchina è stata disponibile a far applicare quella sentenza che vuole lui come unico genitore affidatario dei bambini proprio perchè la madre non è ritenuta idonea alla loro crescita.
E questa vicenda per ora all’uomo è costata circa 150 mila euro.A.V.