<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

«Farmacie e Agec, Croce dimentica il mutuo»

Massimo Galli Righi, presidente
Massimo Galli Righi, presidente
Massimo Galli Righi, presidente
Massimo Galli Righi, presidente

«La vendita delle farmacie Agec non potrebbe finanziare proprio nulla». La proposta del candidato sindaco di Verona Pulita, lanciata davanti alla platea di Confcommercio e pubblicata ieri su queste pagine, lascia di stucco i vertici di Agec.

«Rimaniamo stupiti dalle dichiarazioni del candidato sindaco Michele Croce, che afferma di avere nel suo programma elettorale la vendita delle farmacie Agec “ricavando una quarantina di milioni da investire per sistemare l’Arsenale senza bisogno di privati”. Com’è possibile che l’ex presidente di Agec non sappia che conseguentemente all’acquisto delle farmacie dal Comune nel 2009, l’azienda di Palazzo Diamanti ha contratto un mutuo di 40 milioni?», sottolineano il presidente Massimo Galli Righi e il direttore generale Maria Cristina Motta. «Il mutuo, che scadrà nel 2034, naturalmente va pagato ed il debito residuo è attualmente di circa 35 milioni di euro», proseguono nella spiegazione i vertici di Agec. «Anche volendo vendere estinguendo il mutuo, ai prezzi attuali del mercato si riuscirebbe probabilmente solo a coprire il debito residuo. Se poi ipoteticamente rimanesse qualche piccolo avanzo, andrebbe nel bilancio di Agec e non del Comune», specificano Galli Righi e Motta, che concludono: «In questo caso, la conoscenza delle procedure amministrative di un’azienda comunale è fondamentale, anche in campagna elettorale».

Suggerimenti