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E IL SONDAGGIO TRA I VERONESI

Arena coperta?
Enti e associazioni:
«Opera intelligente»

Un rendering del progetto di copertura  dell’Arena: vista esterna
Un rendering del progetto di copertura dell’Arena: vista esterna
Un rendering del progetto di copertura  dell’Arena: vista esterna
Un rendering del progetto di copertura dell’Arena: vista esterna

Enti, associazioni, categorie: tutti riconoscono la bontà del progetto di copertura dell’Arena, tutti plaudono al patron illuminato Sandro Veronesi, tutti bacchettano il popolo dei contrari e cantano il peana di chi, osando, ha vinto la grande sfida.

 

«A prescindere dal risultato», commenta il presidente della Camera di Commercio Giuseppe Riello, «questo passaggio per la nostra città è storico; non sono un esperto di beni culturali e quindi non entro nel merito tecnico ma non posso che benedire questo significativo esempio di cultura d'impresa frutto dell'accordo tra pubblico e privato. Il sindaco Tosi», sottolinea, «ha affrontato gli strali bipartisan di tutta la città. All'estero, questo ruolo di propulsione verso il nuovo è spesso svolto dalle amministrazioni, il Comune di Verona ha invece dovuto appoggiarsi a Sandro Veronesi per poter proporre un'idea che altrimenti sarebbe stata cassata solo perché fuori dagli schemi». Poi, la bacchettata: «Il tempo scorre, il mondo va avanti, bisogna anche saper accettare che il nostro ambiente può mutare. E che occorre far fronte a nuove esigenze. Usciamo per una volta da Verona e guardiamo a Milano o alle metropoli fuori dall’Italia. Capita spesso di tornare dopo un paio d'anni nella stessa città e cosa si scopre? Che è cambiata. Qui a Verona, invece, cambia poco o nulla: alla ristrutturazione dei Magazzini Generali siamo arrivati dopo decenni e solo grazie all'intervento del privato. Insomma, abbiamo un patrimonio millenario e dal valore incalcolabile, con un indotto notevole, il diktat è valorizzarlo ulteriormente e sviluppare nuovi fattori attrattivi per il turismo e l'economia. Non si vive di soli monumenti e i monumenti vanno tenuti in stato adeguato per essere appetibili anche in futuro. Che la Soprintendenza approvi o meno», conclude il presidente dell’ente camerale, «questa è la riflessione da fare: devono essere gli imprenditori a portare avanti il progresso qui a Verona o la società nel suo complesso? Se sono gli imprenditori il motore propulsivo del cambiamento, ciò va tenuto in considerazione nelle scelte future di sviluppo della città».

 

Anche David Berti, presidente della Sezione Turismo di Confindustria Verona, precisando che «al di là del merito tecnico del progetto vincitore, la cui valutazione ingegneristica, architettonica e di tutela storica spetta agli esperti», giudica positivamente «tanta attenzione verso la nostra città. L'Arena è un patrimonio di tutto il Paese, un simbolo riconosciuto all'estero grazie anche al Festival lirico e la grande partecipazione a questo concorso di idee con oltre il 30% di progetti stranieri ne è un'ulteriore testimonianza. La copertura dell'Arena non trova tutti d'accordo, ma sono convinto che l'impegno diretto di Sandro Veronesi, che si è messo in gioco in prima persona, abbia acceso i riflettori su questo importante monumento e sulla necessità di salvaguardarlo».

 

«Approvo tutto», dichiara Paolo Arena, presidente dell’aeroporto Catullo e di Confcommercio, «ringrazio - e dovrebbe farlo tutta la città - Sandro Veronesi che è pronto a far fronte ai costi milionari per realizzare la copertura dell’anfiteatro. E’ la personificazione di ciò che significa fare impresa sociale: sta restituendo al suo territorio il successo che qui ha costruito portando Calzedonia ad essere azienda leader nel mondo. Io sono sempre stato favorevole a trovare una soluzione al “problema“ Arena e oggi sono entusiasta a vedere che c’è. Il progetto vincitore va apprezzato proprio perchè rispetta l’Arena, non la violenta, mette la modernità a servizio di un manufatto antico prevenendo danni irreversibili. Perchè bocciarlo? Facendo poi due conti», conclude Arena, «è un risparmio per tutti: l’opera la paga il privato e l’amministrazione smette di spenderci tanti soldi per manutenzioni, sigillature, ristrutturazioni. Insomma, è un investimento lungimirante per il futuro, un’opera intelligente. Chi dice no, ha una visione miope...».

 

«Abbiamo anche noi il nostro Della Valle tutore del Colosseo», interviene Giulio Cavara presidente dell’Associazione Albergatori, «grazieiddio che Sandro Veronesi c’è! La categoria che rappresento è favorevole a coprire l’Arena per dure motivi: da un lato serve a salvare il Festival Lirico dal maltempo accontentando così tanti turisti che vengono a Verona proprio per l’opera, dall’altro permette di tutelare un monumento patrimonio dell’umanità che, non solo Veronesi ma tutti i Veronesi, dovrebbero avere a cuore. In più», conclude Cavara, «il denaro che il Comune risparmierebbe potrebbe essere speso in altre opere pubbliche: ce ne sono tante da fare e con quella decina di milioni di nuovo a disposizione si potrebbero finalmente realizzare». Sempre da Confcommercio arriva il ringraziamento a Calzedonia del presidente della Sezione Commercio Nicola Baldo: «Sandro Veronesi è un moderno mecenate, un imprenditore pronto a sborsare così tanti soldi per il bene della sua città è raro di questi tempi. Noi commercianti non possiamo che essergli grati e, sono sicuro, quando l’opera sarà realtà - e mi auguro che lo diventi - in molti si ricrederanno».

Camilla Ferro

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