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nel bresciano

La cremazione? Anche a domicilio: debutta il primo tempio mobile (e a impatto zero per l'ambiente)

L'innovativo impianto renderà subito disponibili le ceneri del caro estinto
L’impianto di cremazione mobile debutterà a settembre. Sarà al servizio dei privati e dei Comuni per le inumazioni. Nell'immagine sotto, il prototipo
L’impianto di cremazione mobile debutterà a settembre. Sarà al servizio dei privati e dei Comuni per le inumazioni. Nell'immagine sotto, il prototipo
L’impianto di cremazione mobile debutterà a settembre. Sarà al servizio dei privati e dei Comuni per le inumazioni. Nell'immagine sotto, il prototipo
L’impianto di cremazione mobile debutterà a settembre. Sarà al servizio dei privati e dei Comuni per le inumazioni. Nell'immagine sotto, il prototipo

Nasce nella Bassa bresciana il primo impianto di cremazione mobile. L’innovativa invenzione, destinata a rivoluzionare la gestione delle ceneri del caro estinto è frutto dell'idea, dello studio e dell'ingegno di un team professionisti che vi hanno lavorato assiduamente, credendo in un progetto oggi realizzato grazie alla collaborazione di cinque aziende bresciane della Bassa, delle quali non è possibile citare il nome perché strettamente oggetto di un rigoroso patto di riservatezza. Ad annunciare l’ingresso sul mercato della cremazione a domicilio è il general sales manager di Creation Technology srl - la società detentrice dei brevetti dell’impianto mobile - il geometra Mario Sanfilippo, che ne illustra le caratteristiche.

L’impianto di cremazione mobile debutterà a settembre. Sarà al servizio dei privati e dei Comuni per le inumazioni. Nell'immagine, il prototipo
L’impianto di cremazione mobile debutterà a settembre. Sarà al servizio dei privati e dei Comuni per le inumazioni. Nell'immagine, il prototipo

Le peculiarità tecniche

«Si tratta di un impianto completo largo 2,5 metri, lungo 14 e alto 4, installato su un bilico trasportabile su strada semplicemente mediante una motrice, energeticamente autosufficiente in quanto dotato di un gruppo elettrogeno che fornisce energia elettrica per i servizi, di un sistema di combustione per le esigenze caloriche della cremazione e un sistema di controllo e filtrazione delle emissioni in accordo con le norme vigenti».

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I risvolti energetici

«L'impianto - spiega il tecnico - può essere collegato indifferentemente a una cisterna di gpl o a metano ed è capace di operare in qualsiasi ambiente all'interno di un’area di rispetto cimiteriale che disponga di uno spazio pianeggiante sufficiente per il posizionamento e l’utilizzo».

L'idea è nata da una reale esigenza

«Il grande vantaggio di un impianto mobile - afferma Andrea Sanfilippo - deriva dalla possibilità di essere spostato e posizionato ove ce ne sia necessità, sia per campagne programmate di estumulazioni ed esumazioni sia per emergenze reali, come è accaduto per il Covid». I vantaggi apportati dall'utilizzo del tempio di cremazione mobile «sono indubbiamente la velocità, il rispetto e la discrezione - prosegue l’ingegnere -. Infatti dal posizionamento alla lavorazione iniziale e alle cremazioni i tempi si riducono nettamente, non solo per l'avanzata tecnologia dell'impianto mobile di cremazione, ma soprattutto per la collocazione all’interno del cimitero.

Un altro vantaggio molto significativo è il rispetto della persona, poiché si riducono i tempi di attesa della cremazione minimizzando la manipolazione delle salme, nonché i tempi di attesa per la conclusione effettiva delle esequie, rendendo subito disponibili le ceneri dei defunti ai propri familiari».

Inoltre si limita l'inagibilità nel cimitero durante le operazioni di pulizia e si migliora l'impatto ambientale con l'eliminazione dei trasporti delle salme e dei resti mortali verso centri stabili di cremazione. «Il nostro impianto - sottolinea Sanfilippo - è privo di emissioni dannose grazie a un controllo continuo della combustione e dei fumi. In sintesi: zero impatto ambientale, zero emissioni, zero rumori, zero rifiuti e un completo rispetto delle missioni di inquinamento emesso».

Questa nuova tecnologia costituirà una rivoluzione per il settore, in tutto il territorio nazionale. Il primo impianto immatricolato è pronto per essere posizionato in una zona cimiteriale, sulla cui localizzazione nulla è ancora dato di sapere, e già da settembre è programmata la produzione di altri impianti per la copertura di aree nazionali sparse per la penisola. 

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Flavio Marcolini

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