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sciolto il consiglio

Dimissioni per 9 consiglieri su 16, commissariato il Comune di Valeggio sul Mincio

Dopo il «terremoto» nella maggioranza il prefetto di Verona ha provveduto alla sospensione del Consiglio. Gardoni: «La realtà supera la fantasia»
Il Consiglio comunale di Valeggio
Il Consiglio comunale di Valeggio
Il Consiglio comunale di Valeggio
Il Consiglio comunale di Valeggio

Il Prefetto di Verona, con provvedimento in data odierna, ha provveduto alla sospensione del Consiglio Comunale di Valeggio sul Mincio, avviandone la procedura per lo scioglimento.

Contestualmente, è stata nominata Commissario per la provvisoria gestione del Comune la dott.ssa Lucrezia Anna Maria Loizzo, Viceprefetto Vicario, in servizio alla Prefettura di Verona.

L'intervento del Prefetto si è reso necessario a seguito delle dimissioni dalla carica di nove consiglieri comunali su 16, attesa la necessità di ottemperare ad improcrastinabili adempimenti di legge, a garanzia del normale funzionamento degli organi e dei servizi.

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Gardoni, (ora ex) sindaco: «La realtà supera la fantasia»

Il sindaco (ora decaduto) Alessandro Gardoni commenta: «Oggi la realtà supera la fantasia. Nel mio lavoro da avvocato ne ho viste tante ma da amministratore al servizio della mia comunità mai avrei pensato che qualcuno coscientemente, con le proprie dimissioni, avrebbe messo a rischio attività e servizi essenziali per i valeggiani, per inseguire le proprie velleità ed alimentare il proprio livore. Dimissioni che vanno oltre la dialettica politica e le sensibilità di ognuno e che sono esclusivamente caratterizzate da egoismo, individualismo e miopia», attacca Gardoni.

Che aggiunge: «Ma con quale faccia i dimissionari potranno camminare per Valeggio d’ora in poi? Con la loro scelta non potremo approvare il bilancio, getteremo alle ortiche i soldi pagati dai cittadini con le loro tasse, la macchina amministrativa non riuscirà a garantire l’ultimazione dei lavori della nuova scuola, prevista per maggio 2024, che avevamo deciso di avviare per dare un luogo più sicuro e all’avanguardia ai bambini – sottolinea con amarezza il sindaco –. Non si riuscirà a erogare i servizi del sociale in favore degli anziani, non si potrà investire sull’adeguamento infrastrutturale e la sicurezza. E tutto questo per cosa, per invidia nei confronti di Gardoni e per inseguire smanie di potere aizzati dal referente politico di turno? – si interroga Gardoni –. Si tratta di una pagina triste di storia valeggiana e a farne le spese saranno, come sempre, i cittadini».

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