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Villafranca

Il cane giocando si imbatte in una mina: gli artificieri arrivano a farla brillare

Il fumo che si è sollevato dall’ordigno fatto brillare dagli artificeri nell’ex cava 	FOTO PECORA
Il fumo che si è sollevato dall’ordigno fatto brillare dagli artificeri nell’ex cava FOTO PECORA
Il fumo che si è sollevato dall’ordigno fatto brillare dagli artificeri nell’ex cava 	FOTO PECORA
Il fumo che si è sollevato dall’ordigno fatto brillare dagli artificeri nell’ex cava FOTO PECORA

Ritornata alla luce dopo circa ottant'anni, è stata fatta brillare in una cava. Pochi giorni fa nell'area cani del nuovo parco del Tione a Villafranca, è stata trovata una mina della seconda guerra mondiale. Era coperta solo da un minimo strato di terra e un cane, scavando, l'ha riportata in superficie.

 

L'allarme

Il proprietario dell'animale, vedendo quell'oggetto molto simile a una bomba, ha avvisato i carabinieri di Villafranca. Il ritrovamento è stato segnalato anche al sindaco Roberto Dall'Oca. La polizia locale ha così circoscritto con un nastro la zona del ritrovamento e ha chiuso l'area cani in attesa degli artificieri. Ieri mattina l'epilogo. Poco dopo le 8.30 sono arrivati i paracadutisti del Genio guastatori di Legnago, accompagnati dalla Croce rossa dell'esercito, dal capitano della compagnia dei carabinieri di Villafranca, Vincenzo Spataro, e dal sindaco Dall'Oca con il vicesindaco Francesco Arduini e la polizia locale. Gli artificieri hanno subito visto che si trattava di una mina, lunga all'incirca due spanne. Hanno fatto allontanare tutti e hanno verificato la situazione. La mina era carica, ma non attivata. Perciò si è deciso di prelevarla e di trasportarla nella cava più vicina per farla brillare. Il gruppo si è quindi spostato all'ex Baldassarre, la cava al confine tra Quaderni e Valeggio.

 

Il brillamento della bomba

Lì gli artificieri hanno scavato una buca dove hanno posto la bomba che hanno fatto brillare. È seguito un piccolo botto con una colonnina di fumo. Non è la prima volta che nei terreni sui quali oggi si estende il parco del Tione viene ritrovato un ordigno della seconda guerra mondiale. Quando lì c'era ancora campagna, alla fine degli anni Ottanta, un agricoltore, arando, rinvenne uno spezzone a orologeria. Anche in quel caso avvertì i carabinieri e gli artificieri portarono via la bomba. Ma nel dopoguerra in quei terreni talvolta emergeva qualcosa.

L'ipotesi era che, essendo l'area sotto la rotta aerea durante il conflitto (l'aeroporto era in prossimità dell'ex Cirio, vicinissimo in linea d'aria), prima dell'atterraggio i velivoli militari si liberassero degli ordigni inutilizzati. La parte del parco, tuttavia, è stata controllata perché per costruire il palazzetto dello sport era stata richiesta una verifica, ormai di prassi per qualsiasi intervento edilizio. Lo stesso è stato fatto per la costruzione della scuola elementare di Dossobuono, frazione vicina alla linea ferroviaria bombardata durante la guerra. L'area cani del parco del Tione è invece un po' defilata, adiacente al campo di baseball e presenta delle ondulazioni del terreno formate da terra di risulta lì da decenni sulla quale sono cresciute piante ed erba. Proprio su una di queste protuberanze, vicino a degli arbusti, si è messo a scavare il cagnolino che ha trovato la bomba. •.

Maria Vittoria Adami

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