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Turismo, accogliere i disabili
è una sfida e un’opportunità

Marco Andreoli e Fabio Lotti durante il convegno al Museo Nicolis
Marco Andreoli e Fabio Lotti durante il convegno al Museo Nicolis
Marco Andreoli e Fabio Lotti durante il convegno al Museo Nicolis
Marco Andreoli e Fabio Lotti durante il convegno al Museo Nicolis

Accogliere in modo appropriato turisti con disabilità: una sfida e un’opportunità per le imprese, rivolta verso un mercato potenziale che solo nell’Unione europea conta 50 milioni di persone disabili. Per acquisire competenze, 25 operatori del settore hanno partecipato a un corso di formazione per il turismo accessibile, organizzato dai fondatori della cooperativa Yeah!, Fabio Lotti e Marco Andreoli, e che si è svolto in una sede di prestigio come il Museo Nicolis di Villafranca.

Una scelta non casuale: il Museo è sensibile al tema, e dedica ogni settimana, il giovedì, alla visita delle persone con disabilità. Negli spazi polifunzionali i corsisti si sono cimentati con lezioni teoriche e laboratori, apprendendo dati come la dimensione e le tendenze del mercato di settore, nozioni sui diversi tipi di disabilità (visiva, uditiva, motoria, cognitiva), ma soprattutto imparando come programmare e gestire tour accessibili a tutti, come occuparsi delle esigenze di persone disabili presenti in comitiva, come fornire indicazioni o descrivere monumenti a turisti con disabilità sensoriali.

Tra i partecipanti, operatori di parchi naturalistici, hotel e aziende turistiche del territorio, ma anche guide professionali e studenti universitari. Il corso, in quattro moduli settimanali di tre ore ciascuno (era possibile anche l’iscrizione a singoli moduli), si è chiuso con la consegna ai partecipanti degli attestati, alla presenza della presidente del Museo, Silvia Nicolis. «Sono felice di avere ospitato questa iniziativa che ha unito, in maniera intelligente, promozione del territorio, cultura e civiltà», commenta Nicolis. «Investendo su accessibilità e accoglienza, il comparto turistico si avvicina sia ai flussi che agli standard internazionali, tema che mette d’accordo economia e responsabilità sociale. Faccio i complimenti ai fondatori di Yeah! per averlo affrontato con competenza e sensibilità».

«È un segnale molto positivo il fatto che tante realtà diverse del territorio veronese vogliano investire nell’accoglienza e nel turismo accessibile», spiegano Fabio Lotti e Marco Andreoli. «Questo indica che sempre più attori della filiera capiscono l’importanza di specializzarsi, attraendo turisti nelle diverse realtà ricettive».

Yeah!, ramo della cooperativa sociale Quid, oltre al corso appena concluso, giunto alla sua terza edizione a Verona mentre altri ne sono stati tenuti a Padova e a Monza, nel 2017 proporrà nel Veronese tour accessibili nel settore enogastronomico, ambientalistico e naturalistico, visite guidate a Verona, e sta lavorando per accrescere le tipologie di offerte turistiche.

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