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Passaggio a livello

Ancora pericolo a Tarmassia, passa il treno ma la sbarra non si abbassa

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Il passaggio a livello di Tarmassia: luce rossa accesa ma sbarra alzata
Il passaggio a livello di Tarmassia: luce rossa accesa ma sbarra alzata
Il passaggio a livello di Tarmassia: luce rossa accesa ma sbarra alzata
Il passaggio a livello di Tarmassia: luce rossa accesa ma sbarra alzata

Dopo il video che aveva fatto il giro delle chat di centinaia di cellulari, il passaggio a livello di Tarmassia è di nuovo al centro delle polemiche. Il problema è lo stesso di quello di poco meno di un anno e mezzo fa: le sbarre che dovrebbero bloccare il traffico quando transita il treno non si abbassano. E ora un nuovo filmato sta impazzando sui telefonini.

A differenza di quello di sedici mesi fa il video è stato girato di giorno. Nei pochi secondi si vede la luce rossa del semaforo, a lato della strada, acceso che indica alle auto di fermarsi. Ma la sbarra resta alzata e inclinata tanto da lasciare possibile il passaggio delle auto. La donna che riprende in auto, si sente in sottofondo, si chiede cosa debba fare. Se proseguire oltre, col rosso e la sbarra a metà, oppure attendere.

Il passaggio a livello in questione si trova in via Zanon, nella frazione a est di Isola della Scala, sulla linea ferroviaria che collega Verona con Rovigo. Passaggio spesso criticato dai residenti anche perché, quando le barriere funzionano, crea molto spesso disagi per i lunghi tempi tra il momento in cui viene bloccato il traffico e quando viene riaperto. A Tarmassia ci sono due passaggi a livello. Il primo è sulla strada provinciale 24 che la collega con Bovolone. Lì, siccome è preceduto da una curva, è stato sistemato anche un guardrail per garantire maggiore sicurezza. Il secondo, nei pressi del cimitero sulla strada che porta a Salizzole, invece, è indicato con la consueta segnaletica orizzontale e verticale. Proprio quest’ultimo è finito, nuovamente, sotto accusa.

Nel video diffuso a febbraio del 2020, ed è un’altra differenza rispetto a quello che ha riacceso la polemica in paese, si vedeva un funzionario di Rfi, Rete ferroviaria italiana, come previsto dalle norme di sicurezza in questi casi, segnalare con una torcia il passaggio del treno (in quel caso si trattava di un merci). In mancanza del personale di Rfi, invece, la stessa funzione può essere adempiuta dalla polizia locale. Ma, e va da sé, è chiaro che questa può essere solamente una soluzione in casi eccezionali, utile per il periodo necessario a sistemare l’impianto automatizzato. È il protrarsi di questa situazione pericolosa ad aver creato nuovi malcontenti nella frazione. Situazione che diventa più pericolosa col buio o, ancor peggio, quando arriveranno le fitte nebbie dell’autunno e dell’inverno considerando che si trova in piena campagna.

Quello di Tarmassia è un passaggio a livello che si chiude automaticamente in base alla partenza del treno dalla stazione più vicina. In questo caso Isola della Scala, da una parte, e Bovolone dall’altra in base al senso di marcia. Nel momento in cui il capostazione avvia la procedura per la ripartenza del treno viene trasmesso anche un segnale al passaggio a livello che dovrà essere attraversato da lì a poco. Quando le operazioni che mettono in sicurezza l’area vengono completate, e quindi quando le barriere bloccano le auto, un ulteriore input ritorna alla stazione. Solo in questo caso il treno riceve l’autorizzazione a ripartire e proseguire il suo tragitto. Una luce verde, infine, indica che tutto è sotto controllo. Se il passaggio non è in totale sicurezza, se ad esempio le barriere o la segnaletica luminosa non funzionano come nel video diffuso l’inverno scorso, è necessario che il transito del mezzo venga fermato e assistito. In quel caso il treno prosegue la sua marcia, ma a velocità ridotta.

 

Passaggio a livello Tarmassia

Nicolò Vincenzi

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