Un messaggio eloquente «No Amianto» e una battuta tutt’altro che civile che fa il paio con il poco nobile gesto messo a segno.
La battaglia contro i progetti per le discariche di amianto a Caluri e a Ca’ Balestra, è arrivata in municipio, o meglio sulle sue pareti.
Qualcuno, alle 4.10 di ieri, ha imbrattato i muri della facciata dell’edificio, tra l’altro tinteggiato da poco. Due scritte a caratteri cubitali, poi rimosse in mattinata.
Le telecamere sullo spigolo del palazzo, tra corso Garibaldi e via Rinaldo a Villafranca hanno ripreso qualcuno compiere il gesto che il sindaco Roberto Dall’Oca derubrica come «ignoranza e inciviltà».
Il primo cittadino ha sporto denuncia e, sulle pagine social, ha ribadito - ricevendo solidarietà bipartisan - che fin da subito si è speso contro l’apertura dei due siti. La scritta, infatti, suonava come un’attribuzione di responsabilità alla politica. Forse rimandando alla modifica del piano regionale dei rifiuti del 2022 con l’inserimento di una deroga per l’amianto, di cui si è parlato di recente. «Continueremo a lavorare», ha scritto Dall’Oca, «per dimostrare che il territorio non è idoneo a ospitare tali discariche».