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in un locale a Villafranca

Il tavolo al ristorante? Si prenota parlando con l’Intelligenza artificiale: ecco come. Il gestore: «E noi lavoriamo senza stress»

La Locanda del viandante tra i primi locali del Veronese a ricevere prenotazioni e ordini con il sistema «Chiama.ai»

Ricevere e gestire le prenotazioni? Lo fa l’intelligenza artificiale a Villafranca. La Locanda del viandante, ristorante pizzeria in via Mantova a Villafranca, è il primo locale della città, e tra i primi a Verona, dotato di un programma informatico per ricevere le richieste dei clienti.

«Da qualche giorno», sottolinea il titolare Mattia Vanoni, 43 anni, «lo stiamo testando con il numero fisso del ristorante, ma entro fine mese lo applicherò al cellulare di servizio a cui di solito ricevo le richieste».

Per Vanoni, che ha puntato sul sistema «Chiama.ai», nato, con l’omonima startup, dalla collaborazione tra due aziende veronesi, la software house Colibryx e l’azienda di comunicazione Amo1999, non si tratta di voler risparmiare sui costi - nel suo locale sono occupati una ventina di dipendenti - bensì di «poter lavorare senza lo stress di rispondere alle chiamate degli avventori che intendono prenotare un tavolo, soprattutto nei momenti di maggior afflusso».

Una voce che interagisce e organizza i tavoli

Il sistema di cui si è dotato il locale funziona non solo come centralino, con una voce che interagisce con gli utenti chiedendo numero di posti da prenotare, orario ed eventuali annotazioni. Il sistema organizza pure i tavoli, massimizzando l’occupazione del locale.

Al gestore, dopo ogni prenotazione, arriva sul telefonino la comunicazione che indica la postazione assegnata ai clienti ed eventuali integrazioni da effettuare, come l’aggiunta di un seggiolone per bimbi.

Assistente virtuale attivo 24 ore su 24

L’assistente virtuale migliora le sue performance attraverso le varie interazioni. «Oltretutto», rimarca Vanoni, «il numero è attivo 24 ore su 24 ed è in grado di gestire fino a 15 chiamate insieme».

Vanoni crede molto nelle nuove tecnologie: «Anche se», scherza, «non mi doterò di camerieri robot. Ho sostituito», sottolinea, «i menù cartacei con 60 tablet su cui posso aggiornare i piatti. Così non devo stampare ogni volta i listini cartacei aggiornati ed evito l’impiego superfluo di carta».

Alessio Masotto, Ceo di Amo1999 e socio di «Chiama.ai», spiega: «Stiamo implementando Chiama.ai con funzioni specifiche di accessibilità e inclusività, pensate per agevolarne l’uso da parte di persone disabili». 

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Fabio Tomelleri

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