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Sommacampagna

Omicidio Luciana Lino De Jesus, i familiari: «Ora indagate su due uomini»

Luciana Lino De Jesus
Luciana Lino De Jesus
Luciana Lino De Jesus
Luciana Lino De Jesus

Chiedono che l’inchiesta sull’omicidio della loro parente non sia chiusa. E che effettivamente si indaghi su tutte le persone che avrebbero potuto ammazzarla. Sono la madre, le tre sorelle e i tre fratelli della brasiliana Luciana Lino De Jesus, strangolata con una fascia sul suo letto e ritrovata nell’appartamento di Corso Venezia 81 il 5 marzo 2004.

La vicenda è tornata d’attualità dopo il recente arresto di Enrico Zenatti, 54 anni, ex consigliere comunale di Sommacampagna e che all’epoca abitava a Custoza, accusato di aver ammazzato sua suocera Anna Turina a Roverbella. Zenatti finì in carcere anche per l’omicidio di Luciana Lino De Jesus, ma, dopo una condanna in primo grado a 18 anni di reclusione, fu assolto in Corte d’appello a Venezia l’8 febbraio 2008. In questa nuova indagine che i familiari di Luciana Lino De Jesus chiedono di portare avanti con una certa perizia, Zenatti esce di fatto di scena: se non è stato lui, scrive l’avvocato Enrico Bastianello che tutela gli interessi di un fratello e una sorella della vittima, allora si cerchi chi è stato. Il suo intervento è la conseguenza della richiesta di archiviazione che il pubblico ministero Beatrice Zanotti ha trasmesso all’ufficio del giudice per le indagini preliminari. 

Con questo atto, il legale affronta alcune questioni legate alla sentenza di secondo grado che assolse Zenatti. I giudici della Corte d’appello sostennero che gli indizi che avevano portato Zenatti in carcere sarebbero stati riscontrabili anche per altri due personaggi che frequentavano Luciana Lino De Jesus. La giovane, che aveva 27 anni, era una prostituta che riceveva clienti nell’appartamento di Corso Venezia. La Corte d’appello ritiene che non si può sostenere il passaggio della sentenza di condanna di Zenatti in cui si indica nell’ex consigliere comunale di Sommacampagna l’unico possibile esecutore dell’omicidio. Gli indizi per lui, scrivono i giudici, sono gli stessi che potrebbero essere attribuiti a B. e soprattutto a C. (i due soggetti non sono indagati e, pertanto, i loro nomi non possono essere pubblicati).

Ma chi sono B. e C.? Sono due clienti di Luciana Lino De Jesus che il pomeriggio in cui fu ammazzata sarebbero potuti entrare nel suo appartamento. L’indagine, infatti, mette in evidenza che entrambi avevano contattato la giovane, presumibilmente per accordarsi per un incontro a casa sua. La prova è contenuta nei tabulati telefonici dei cellulari. Dai numeri di B. e C. risultano chiamate al cellulare della brasiliana in orari vicini a quello della morte e dalla zona della casa di Borgo Venezia. «In considerazione dell’ambiente in cui la donna si muoveva», è scritto nella sentenza della Corte d’appello, «e dei suoi contatti con sfruttatori e clienti, non poteva certo escludersi che o gli uni o gli altri fossero entrati quel pomeriggio nel suo appartamento».

Alla luce di queste considerazioni, l’avvocato Enrico Bastianello presentò un esposto alla procura il 19 aprile 2012. Per dieci lunghi anni, il fascicolo d’inchiesta è rimasto fermo, senza che sia stato aggiunto nulla rispetto all’indagine seguita su Zenatti. Adesso, invece, è arrivata la richiesta di archiviazione alla quale, attraverso il loro legale, i parenti di Luciana Lino De Jusus si sono opposti. Sarà pertanto un’udienza del giudice per le indagini preliminare a stabilire se nuovi accertamenti dovranno essere compiuti o se, sull’omicidio della giovane brasiliana, può calare il sipario dopo 18 anni di mistero.

Ma la storia di Luciana Lino De Jesus non è l’unica legata alla vita di Enrico Zenatti. L’ex consigliere comunale di Sommacampagna fu processato anche per l’omicidio di Yolanda Holguin, una giovane colombiana sparita all’improvviso alla fine di aprile 2003 dal suo appartamento di Borgo Trento. Era un’amica di Zenatti che lui frequentava spesso. Fu anche chiamato, in un primo momento, a testimoniare sulla sua scomparsa. Poi, dopo l’omicidio della brasiliana, a Zenatti fu contestato anche il fatto di aver ammazzato Yolanda Holguin, il cui corpo non è stato mai ritrovato. Accusa dalla quale fu assolto.

Luigi Grimaldi

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