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Nasce un piccolo bosco a Madonna del Popolo

L’area che sarà trasformata in un piccolo bosco
L’area che sarà trasformata in un piccolo bosco
L’area che sarà trasformata in un piccolo bosco
L’area che sarà trasformata in un piccolo bosco

Una fascia a prato naturale di duemila metri quadrati, con fiori e piante aromatiche selvatiche; una fascia di alberelli e arbusti; una, infine, di piante ad alto fusto di aceri campestri e querce, per un totale di 6.600 metri. Un «ritaglio» di terra comunale, a Villafranca, di fianco alla rotonda di via Capua e lungo la bretellina che costeggia il quartiere di Madonna del Popolo e che si aggancia alla Sp26 per Valeggio, è stato trasformato in un’area boschiva. Il lotto, un relitto triangolare risultato dall’urbanizzazione dei quartieri residenziali circostanti e dalla bretella, a destinazione agricola, era inserito nel piano delle alienazioni. L’asta era andata deserta. Soltanto un agricoltore confinante aveva avanzato una proposta, ma a termini scaduti. Così il Comune ha deciso di tenerlo e di piantare alberi ottenendo un boschetto. Una misura ecologica, vista la collocazione del quartiere sotto il cono aereo. «È una parte del piano di rimboschimento che abbiamo approvato in giunta e per questo tratto investiremo ventiduemila euro in alberi e arbusti», spiega il sindaco Roberto Dall’Oca. «Il bosco avrà molteplici funzioni non solo di tipo ecologico e ambientale, ma anche per migliorare la qualità del paesaggio e la percezione visiva per chi passa lungo via Valeggio. Sarà una bordura tra la zona costruita e la campagna». Questi boschetti, tra l’altro, diventano luogo di nidificazione degli uccelli e habitat per gli insetti. Sono così state messe a dimora piante giovani a distanza irregolare e ravvicinata per dare libera evoluzione al rimboschimento. Il boschetto crescerà naturalmente, ovvero senza l’aiuto di impianti idrici: occorrerà irrigare solo per i primi 3-4 anni. «L’area era rimasta lì, in seguito alla vecchia urbanizzazione e vista la vicinanza alla strada di grande scorrimento, abbiamo voluto dare un segnale sul tema del rimboschimento. Ipotizziamo di realizzare altre due zone boschive a Dossobuono», conclude Dall’Oca. Un altro boschetto, infatti, potrebbe crescere poco distante dalla rotonda della Decathlon e vicino all’Airport hotel, nel tratto di verde che costeggia la bretella che conduce all’aeroporto e alla tangenziale Sud, sul retro dello stabilimento di Calzedonia dove oggi ci sono un vialetto con dei lampioni e le panchine, ma in un luogo che nessuno utilizza: era una sorta di parco fatto per le norme di urbanizzazione. L’altro, poco distante, è il relitto di terra, sempre all’altezza della rotonda, incorniciato tra la Postumia e la Grezzanella. Anche in quel caso saranno piantati alberi e arbusti. Ma non subito. «Per il boschetto sul retro di Calzedonia occorre attendere che sia ultimato l’intervento di ampliamento dell’hotel del gruppo», aggiunge l’assessore all’ecologia, Riccardo Maraia. «Non saranno dei parchi o dei giardini pubblici, ma delle vere e proprie aree boschive con alberi scelti dai professionisti che ci seguono in questo e a seconda della zona. Saranno isole di bosco che mitigheranno le temperature e assorbiranno le polveri sottili. È un piano per rendere migliore la qualità dell’aria».•.

Maria Vittoria Adami

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