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Isola della Scala

Morì a 41 anni in fabbrica: Mattarella consegnerà la Stella al Merito alla vedova

di Sergio Bazerla
Eugenio Grasso
Eugenio Grasso
Eugenio Grasso
Eugenio Grasso

Eugenio Grasso aveva soltanto 41 anni. Morì sul lavoro il 5 aprile 2017 a Legnago, alla sede della ditta Nicolini Marco Group dove era impiegato. Abitava a Isola della Scala con la moglie Elena Picchi e i due figlioletti Samuele e Giulia. Quel giorno era da solo e stava smontando delle pesanti rampe di acciaio dal bordo posteriore del pianale di un autocarro della ditta. La rampa di destra gli era improvvisamente franata addosso, colpendolo alla testa e per Eugenio non ci fu nulla da fare. Il datore di lavoro, sottoposto a processo, è stato assolto con formula piena perché le accuse contestate dal pubblico ministero Elvira Vitulli sono state ritenute dal tribunale come fatto che non sussiste il 16 gennaio 2020.

Una famiglia distrutta da dolore ed anche dalla disperazione e da oggettive difficoltà economiche. Ora si sta risollevando anche grazie all’impegno della comunità. Vastissima l’eco per questa «morte bianca», una delle tante che hanno insanguinato il territorio veronese e che purtroppo ancora oggi non cessano di portare lutto e disperazione in tante famiglie. Nella giornata che celebra la festività del lavoro, domenica primo maggio, al Quirinale, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella consegnerà alla vedova di Eugenio la Stella al merito del Lavoro «alla memoria» quale segno di distinzione e di considerazione per il sacrificio di Eugenio Grasso.

A causa della pandemia, queste cerimonie erano state sospese negli ultimi due anni. Quest’anno sono quattro le onorificenze che saranno conferite ad altrettanti caduti alla presenza del ministro del Lavoro e dei presidenti di Camera e Senato. La cerimonia sarà trasmessa in diretta su Rai Due a partire dalle 11. Ogni anno sono mille le Stelle al merito del lavoro che vengono conferite ai Maestri del Lavoro nel territorio nazionale. Nella provincia veronese sono 17 tra cui due assegnate a donne. Vengono consegnate ai lavoratori in una pubblica cerimonia che si svolge nel capoluogo di Regione, Venezia, alla presenza delle massime autorità regionali, dei prefetti e dei sindaci dei decorati.

«È un grande segno di distinzione avere a Verona il conferimento della Stella alla memoria», afferma il console dei Maestri del Lavoro Paolo Menapace, «per il grande valore che essa ha e che rappresenta. Riconosce l’alto sacrificio di Eugenio Grasso nel compimento del suo dovere e del suo lavoro. Onora la sua memoria, ma al tempo stesso imprime forza, coraggio, voglia di continuare a vivere e sperare nel futuro a Samuele e Giulia ed un fulgido ricordo di marito e lavoratore ad Elena che ha saputo rimboccarsi le maniche e continuare a lottare per il bene dei figli. Esempio commovente di speranza e futuro. Noi», conclude Menapace, «siamo stati solamente il tramite per questa alta onorificenza voluta dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella».

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